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SULMONA – L’1 per cento dei soggetti inseriti nell’elenco è stato vaccinato con la prima dose. Tra loro c’è anche una centenaria di Sulmona che non aveva la possibilità di uscire di casa per recarsi nel centro vaccinale e quando i medici si sono presentati nella sua abitazione si è subito emozionata, regalando loro anche un bel sorriso. Comincia sotto i migliori auspici la vaccinazione a domicilio nell’area peligno-sangrina. Ieri sono state inoculate le prime 24 dosi del vaccino anti Covid. Come avevamo anticipato il debutto della campagna vaccinale a domicilio si scontra con la carenza delle borse termiche per la conservazione delle dosi. Ieri ne sono arrivate sei che hanno coperto la prima fase del servizio. A casa dei pazienti si recano medico e infermiere con la borsa al seguito. Sono 2400 i soggetti da raggiungere tra Valle Peligna e Alto Sangro secondo l’elenco stilato da Regione e Asl in base alle indicazioni degli stessi medici di base sulle condizioni di salute dei propri pazienti. Con la fornitura delle borse rimanenti l’operazione di inoculazione a domicilio potrebbe essere completata nel giro di un mese. La priorità va agli over 80 e poi ai fragili. Non è possibile vaccinare lo stesso giorno il paziente e il suo caregiver nell’ottica delle possibili rezioni avverse. Intanto oggi tornano operativi i centri vaccinali del territorio dopo la due giorni dedicata in via esclusiva a Sulmona. Al momento sono circa 11 mila le dosi di vaccino inoculate nell’area peligno-sangrina tra prime e seconde. Dopo il caos delle chiamate si cerca di rimettersi in carreggiata con il servizio delle Poste Italiane per velocizzare le operazioni e garantire un metodo più trasparente.

Andrea D’Aurelio

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