
Quando la musica incontra la cura, nasce un linguaggio che arriva dove le parole non bastano. È quello che accade a L’Aquila, nel Dipartimento di Salute Mentale della Asl 1 Abruzzo, dove da anni viene utilizzata la musicoterapia nei percorsi di riabilitazione dei pazienti psichiatrici. Una pratica che oggi riceve un riconoscimento speciale: l’apprezzamento pubblico di Vasco Rossi. Il rocker di Zocca, con un post su Instagram che ha raccolto migliaia di “mi piace” in poche ore, ha commentato la pubblicazione su Rivista di Psichiatria – tra le più autorevoli del settore – di uno studio nato dalla collaborazione tra ospedale, territorio e Università dell’Aquila. Nella ricerca, condotta da un team di specialisti guidato dal dott. Stefano Ventruto e dal prof. Alessandro Rossi, emerge chiaramente come la musica, e in particolare le canzoni d’autore, possano diventare strumenti di comunicazione, espressione e sollievo emotivo. “È un bel riconoscimento – ha scritto Vasco – degli effetti benefici della musicoterapia sui pazienti, che hanno mostrato una riduzione dello stress e un miglior adattamento al ricovero. L’interessamento della comunità scientifica non può che essere un successo per la musica stessa”. Per chi lavora ogni giorno nei servizi di salute mentale, l’elogio di un artista tanto amato è molto più di un complimento: è la conferma che la musica non solo accompagna le vite, ma può anche curarle. E che tra una nota e l’altra si può costruire un terreno comune fatto di emozioni condivise, vicinanza e speranza.









