
Torna all’antico splendore il Tronco dell’Arciconfraternita della Santissima Trinita che aprirà la processione del Venerdì Santo. Si tratta di una grande croce vacua in sughero foderata di velluto cremisi, guarnito di tralci d’argento ed un cartiglio alla sommità con la scritta “I.N.R.I.”, l’acronimo posto sulla sommità della Croce a motivare la condanna di Gesù Cristo.
Il “Tronco” rappresenta dunque l’Albero della Vita, il patibolo sul quale venne immolato il Figlio di Dio che da strumento di morte diventa strumento di salvezza per l’umanità redenta dal sacrificio di Cristo. I tralci d’argento rappresentano i frutti della salvezza ed il legame di vita vera tra gli uomini e Dio. Opera del 1752 di Nicola Gizzi, è resta restaurata e restuita all’arcisodalizio a cento anni dall’onorificenza concessa, nel 1925, da papa Pio XI