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SULMONA – Tutto pronto per la nuova assemblea pubblica sulla Snam convocata per il prossimo 18 febbraio a Palazzo San Francesco. I comitati cittadini hanno chiarito che il prossimo marzo partiranno le operazioni di bonifica a Case Pente che non corrispondono ai lavori veri e proprio, come spiegato nelle scorse settimana anche da questa testata. Nel frattempo a riaccendere la battaglia è la senatrice pentastellata, Gabriella Di Girolamo. “E’ opportuno fare chiarezza sulla realizzazione del metanodotto e della centrale di spinta che Snam si appresta a realizzare su un territorio che ha sempre contestato con motivazioni valide e mai sconfessate né da Snam né dagli organi di Governo -scrive la Di Girolamo -. Il Premier Meloni ormai in più occasioni ha dichiarato l’intenzione di voler fare dell’Italia un Hub del gas, chiarendo che di fatto non ci sia alcun legame tra il conflitto ucraino e la necessità di implementare la rete dei gasdotti in Italia per garantire l’approvvigionamento energetico”. “Si tratta di una scelta politica e l’evidenza di questa scelta politica è palesemente dettata da interessi economici di parte e non di certo da una carenza energetica – conclude -. Sarà interessante leggere le risposte di Snam alle osservazioni avanzate nel dibattito pubblico promosso da Arera sull’utilità dell’opera e su quanto sia giusto e lecito che i cittadini paghino di tasca propria, su bollette già “pesanti”, i costi di un’opera che di strategico ha ben poco. In sintesi, mentre il pianeta ci ricorda che la transizione ecologica non può essere né una scelta né tantomeno può essere posticipata nel tempo, e la Comunità Europea accelera in questa direzione, di contro il Governo Meloni visualizza lo sviluppo del nostro Paese utilizzando strumenti preistorici”.

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