

L’Abruzzo si prepara al dopo Bergoglio. Tra i 135 cardinali elettori convocati anche Giuseppe Petrocchi, nominato da Francesco cardinale proprio mentre era arcivescovo metropolita dell’Aquila, originario di Ascoli Piceno, 76 anni, come elettore ed eleggibile. Poi tre ultraottantenni che, vista l’età, sono liberi di scegliere se partecipare o meno: sono il cardinale Enrico Feroci, 84 anni, originario di Pizzoli; Edoardo Menichelli, 85 anni, marchigiano, già arcivescovo della diocesi Chieti-Vasto; Francesco Coccopalmerio, 87 anni, madre di Scontrone (L’Aquila) e padre milanese, entrato nel conclave che ha eletto Bergoglio come papabile, presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.
I cardinali elettori si ritireranno nella Cappella Sistina, che viene sigillata per garantire la segretezza del voto. Non possono avere contatti con l’esterno. Le votazioni seguono un rituale preciso.
I Cardinali scrivono il nome del loro candidato su una scheda, la piegano e la depositano in un calice. Le schede vengono poi scrutinate e i risultati vengono annunciati. Se nessuno ottiene la maggioranza richiesta (due terzi dei voti), le schede vengono bruciate, producendo una fumata nera che segnala al mondo che l’elezione non è ancora avvenuta.