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SULMONA – Se il piromane voleva confondere le acque e rendere più difficile il lavoro agli investigatori ci è riuscito in pieno. L’indagine sull’ultimo incendio di via Avezzano, perpetrato la notte del primo maggio, riparte dai tre inneschi che sono stati accertati dalla Polizia Scientifica nei rilievi di rito. Non uno ma tre. Un particolare che complica l’attività investigativa, affidata alla Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, che già ha ascoltato il vicinato e alcuni residenti della zona. Il fatto che il piromane abbiamo innescato l’incendio su tutte e tre le auto coinvolte non permette alla Polizia di restringere il campo delle ipotesi. Sono tre le auto incendiate quella notte di una settimana fa, due delle quali completamente distrutte dalle fiamme. Si tratta di un’Alfa Romeo 147 di proprietà di un uomo di mezza età e una Volkswagen Passat di un giovane del posto che è già la seconda volta che subisce un simile danno. Una situazione che ha dell’incredibile se si considerano le spese e gli sforzi che le vittime degli incendi devono affrontare. C’è poi una terza autovettura, una Lancia Ypislon di proprietà di una giovane, che era parcheggiata a pochi metri dalla Volkswagen e avrebbe riportato alcuni danni anche se non è stata completamente distrutta. Gli accertamenti effettuati sul posto hanno consentito di appurare che l’incendio è stato innescato su tutte le auto e l’indagine risulta particolarmente difficile. L’ultimo episodio ha riaperto il “libro nero” degli incendi nel triangolo via Avezzano-via XXV Aprile e via Cornacchiola. Sono quasi sessanta le auto incendiate negli ultimi dieci anni in quella zona e per alcuni incendi i responsabili sono stati assicurati alla giustizia anche se, alla fine, non si è arrivati a una sentenza di condanna. Nel quartiere è tornata la preoccupazione e l’incubo delle fiamme. Proprio in questi giorni altri residenti di via Avezzano hanno provveduto a installare le telecamere fai da te nelle proprie abitazioni visto che il Comune, pur investendo in tal senso su sollecitazione della consigliera Salvati, non ha ancora provveduto alla predisposizione della videosorveglianza. La strada degli incendi è rimasta anche al buio per diversi giorni fino a quando gli amministratori, probabilmente su sollecitazione degli stessi residenti, hanno provveduto a ripristinare la pubblica illuminazione.

Andrea D’Aurelio

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