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SULMONA – “Il Comune non ha brillanti idee. Obiettivo principe dell’ente è ,e deve essere, il rispetto del principio di legalità“. Lo afferma a Onda Tg il consigliere comunale di maggioranza Alessandro Pantaleo che interviene sulla vicenda della sosta vietata in via Piave a Sulmona. Il caso è esploso ieri con la protesta dei residenti ma il codice della strada dà ragione al Comune di Sulmona e all’unico abitante della zona che ha chiesto agli amministratori di Palazzo San Francesco di istituire il divieto, nel pieno rispetto della normativa. “Sulla vicenda di Via Piave è bene chiarire alcune cose”- precisa Pantaleo. “Nell’anno 2016 è divampato un incendio a seguito del quale i mezzi di soccorso non sono potuti entrare per via delle vetture parcheggiate, mettendo perciò a serio rischio l’incolumità dei cittadini. Per questo motivo, o meglio per ragioni di sicurezza, si è ritenuto opportuno istituire il divieto di sosta (0-24) su ambo i lati della via, così come già disposto dalla normativa del Codice della strada.Dunque, nessun trattamento speciale per l’istanza di qualcuno, ma semplicemente la concreta tutela della sicurezza dei cittadini, residenti e non. Mi chiedo qualora, dalla disposizione dell’installazione del divieto di sosta (0-24) al giorno in cui è stato effettivamente istituito, si fosse verificato un nuovo evento, atto a minare la sicurezza dei cittadini, cosa si sarebbe asserito contro la nostra amministrazione?”- si domanda il consigliere. “A questo punto”- prosegue- “è bene ricordare che qualche mese fa, quando il comune incaricò la ditta per l’installazione dei divieti, gli operai della stessa furono impossibilitati nello svolgere la propria mansione a seguito delle veementi proteste di alcuni residenti, neanche fossimo nel Bronx. L’Italia è un paese in cui vige lo Stato di diritto in cui, tanto l’operato del governo quanto ogni interesse privato possono trovare accoglimento qualora ricadano sempre e solo nell’alveo della legittimità e del buon senso. Forse i sostenitori della protesta di via Piave, che sembra siano “ sul piede di guerra”, hanno dimenticato che “il Piave” ha già mormorato e per cose ben diverse, per fortuna”- chiosa senza mezzi termini Pantaleo.

Andrea D’Aurelio

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