
SULMONA. Il Comune di Sulmona ha sospeso il procedimento disciplinare per il dipendente di 53 anni, in servizio nella sede centrale di Palazzo San Francesco, indagato per aver utilizzato la carta del Comune per viaggi privati. L’ufficio procedimenti disciplinari interno ha sospeso infatti il giudizio, in attesa delle determinazioni della procura della repubblica di Sulmona che aveva aperto il filone penale dell’inchiesta, chiudendo le indagini preliminari nei giorni scorsi e notificando al 53enne l’avviso di garanzia con l’accusa di peculato. L’uomo, difeso dall’avvocato, Alessandro Margiotta, è pronto a chiarire la propria posizione per evitare il processo. Stando alle indagini effettuate dagli agenti di polizia locale coordinati dal comandante Domenico Giannetta, il dipendente comunale avrebbe utilizzato per circa tre mesi di fila, da gennaio a marzo 2025, la Visa card che spetta ai dipendenti per gli spostamenti di natura professionale, per fini personali, il tutto per un importo complessivo di 160 euro. A confermarlo i controlli effettuati sui giorni e orari degli spostamenti che, secondo gli atti d’indagine, nulla avevano a che fare con il lavoro. Da qui l’accusa di peculato mossa dagli inquirenti nei confronti del dipendente comunale finito sotto la lente della magistratura. In realtà un terzo filone d’inchiesta potrebbe aprirsi, ovvero quello contabile davanti alla Corte dei Conti per l’ipotesi di danno erariale. La procura di Sulmona sta infatti valutando la trasmissione degli atti alla magistratura contabile.