
SULMONA. Avrebbero aggredito un vicino di casa, brandendo un’scia, provocandogli gravi lesioni, tra cui la frattura della clavicola e morsi sul corpo. Per questo motivo tre persone, E.D’.A., F.D’.A. e A.C., sono state rinviate dal gup del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, per lesioni aggravate dall’uso dell’arma e atti persecutori. Al centro dell’inchiesta ci sono tre imputati, appartenenti allo stesso nucleo familiare, accusati di aver messo in atto, a partire dal 2019, un vero e proprio clima di terrore nel quartiere di Badia, tra minacce quotidiane, insulti e atti intimidatori rivolti ai vicini di casa, che sarebbero stati costretta a vivere barricati in casa, uscendo solo se accompagnati. Ma l’episodio più grave risale al 10 luglio 2024, quando secondo la ricostruzione dei carabinieri, due degli imputati avrebbero colpito con calci, pugni e persino morsi il vicino, brandendo anche un’ascia durante l’aggressione. La vittima ha riportato lesioni giudicate guaribili in 15 giorni, tra cui una frattura alla clavicola sinistra. Le accuse, secondo il gup, sono solide per essere sostenute in giudizio. Prima udienza il 5 novembre. Gli imputati sono difesi dall’avvocato Alessandro Scelli mentre le persone offese assistite dall’avvocato, Alessandro Margiotta.