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SULMONA – Presi di mira gli arredi urbani della Villa Comunale di Sulmona. Pandemia e coprifuoco non fermano i vandali che pare agiscano indisturbati come è accaduto la scorsa notte nel polmone verde del centro storico. Gli ignoti autori del gesto avrebbero scardinato le panchine e gettato gli schienali sull’area verde. L’amara scoperta è stata fatta da un sulmonese che ha immortalato il degrado ma anche da altri avventori. “L’inciviltà anche in tempo di emergenza non solo regna sovrana ma prende sempre più piede”- protestano gli assidui frequentatori della Villa chiedono controlli più incisivi alle forze dell’ordine viste le normative vigenti. Un’altra segnalazione riguarda un gruppo di ragazzi che sabato sera, prima del coprifuoco, si sono ritrovati a passeggiare in gruppo e senza mascherina. Al di là dei casi di specie la Villa Comunale torna ad essere al centro per atti vandalici e incivili. Dalle peschiere utilizzate come pattumiere alle panchine danneggiate. Così non va. Inutile spendere soldi pubblici per la riqualificazione dell’area senza il contributo dei cittadini che si rende pure indispensabile. Quanto ai lavori, finanziati grazie ai 240 mila euro impiegati tra Comune e Fondazione Carispaq che è arrivata in soccorso agli uffici di Palazzo dopo la gaffe del finanziamento regionale perso, il cantiere dovrebbe aprire a fine anno. Stando al progetto si è appreso che non si toccherà l’impostazione alberi e fiori, ma si dovrà rimettere il manto erboso di tipo pronto effetto e la siepe di Lauro Ceraso dove manca. Si rifarà nuovo impianto di irrigazione e riposizionamento ghiaia e cordoli in pietra Croazia, sistemazione aiuole, sistemazione delle piante in ingesso con piante in bosso di forma circolare. Previsto anche piano di manutenzione di un mese e mezzo con il riposizionamento delle 3 o 4 panchine divelte sulle 50 totali. Si interverrà anche sul giardino di San Panfilo. Ma la fase più delicata sarà quella dell’ascolto dei cittadini e dell’eventuale chiusura per riportare l’area al suo antico splendore.

Andrea D’Aurelio

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