Ieri il lupo avvelenato, oggi un evento ancora più grave che dimostra quanta rabbia e frustrazione ci sia in giro! A Villavallelonga una volpe è stata appesa ad un albero e prima di ucciderla è stata anche seviziata poiché la coda era scura e forse sarà stata bruciata. Uccisa con ‘sadismo’, un animale che per antonomasia si definisce ‘furbo’, stavolta non è riuscito a scappare a questo aguzzino forse carico di ‘allucinogeni’. L’ha ritrovata così una donna del posto che era uscita per portare il proprio cane a spasso e che si è ritrovata davanti a questa scena agghiacciante: poi l’ha postato sui social come denuncia. Siamo a Villavallelonga; di questo gravissimo episodio, se ne stanno occupando sia i Carabinieri forestali sia le guardie del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), nonostante il punto di ritrovamento sia appena fuori dell’area protetta.
Reazione molto dura da LNDC che sporge denuncia contro ignoti e chiede la collaborazione dei cittadini per identificare i responsabili di questo scempio. Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection, ha affermato: “Abbiamo parlato con una Guardia del PNALM che ci ha confermato la gravità dell’avvenimento. Adesso il corpo della povera volpe verrà portato all’Istituto Zooprofilattico per l’esame autoptico, in modo da capire la causa del decesso. Nel frattempo, verranno effettuate indagini per verificare se c’è qualcosa che possa aiutare a risalire agli autori di questa incredibile e ingiustificabile crudeltà. Come tutti gli animali selvatici, la volpe svolge un ruolo fondamentale per l’ecosistema e – pur non essendo un animale a rischio estinzione – è comunque patrimonio indisponibile dello Stato e merita il rispetto che si deve a tutti gli esseri viventi. Chiunque abbia compiuto questo gesto di violenza è una persona vigliacca e crudele, che rappresenta un pericolo per tutta la comunità. Il paese è in subbuglio per quello che è successo e tutti sono sconvolti dalla brutalità di questa uccisione. Il nostro team legale è già al lavoro per sporgere denuncia verso ignoti, ma auspichiamo che le indagini compiute dai Carabinieri e dalle Guardie del PNALM possano dare un volto e un nome al mostro che ha tolto la vita a un animale indifeso, con tanto di messa in scena per ‘vantarsi’ del proprio comportamento. Per quanto approfondite, non è detto che le indagini riescano nel loro intento, quindi chiediamo la collaborazione di tutta la cittadinanza per far sì che i responsabili di questa orribile violenza vengano identificati e puniti adeguatamente. Se qualcuno ha informazioni o ha visto qualcosa che possa aiutare a identificarli si faccia avanti e contatti le autorità preposte. È importante che la società civile prenda una posizione contro soggetti del genere”, conclude Rosati.
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