
“Non ho mai avuto un approccio con una donna e non sono stato io a lasciarle dei lividi”. Lo ha detto questa mattina al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, il 59enne di Sulmona accusato di violenza sessuale e atti persecutori nei confronti di una 28enne. L’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee, alla presenza del suo legale, Alberto Paolini. “Non sono mai stato con una donna e non ho fatto né violenza né l’ho molestata. La ragazza mi aveva confidato di avere delle ecchimosi ma io non c’entro”- ha ribadito il 59enne. Diventa la tesi dell’accusa secondo la quale, sulla base della denuncia della 28enne, l’uomo l’avrebbe palpeggiata nel negozio in centro dove lavorava, procurandole ecchimosi al seno, refertate dai medici del pronto soccorso. Poi l’avrebbe minacciata di morte e molestata. Tre gli episodi finiti sotto la lente della magistratura, da marzo a maggio. A carico del 59enne, visti i gravi indizi di colpevolezza, è scattato il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico. Ha respinto le accuse anche il 46enne di Sulmona accusato di aver perseguita una ragazza di 20 anni più giovane. Difeso dall’avvocato, Gaetana Di Ianni, l’uomo ha fornito un’altra versione dei fatti. “Terminata la frequentazione, sono stati i genitori della ragazza a tormentarmi”- ha detto il 46enne che ha portato anche altri elementi in sua discolpa. Secondo l’accusa, da ottobre 2024 fino a febbraio 2025, l’uomo avrebbe vessato la ragazza con appostamenti, telefonate, messaggi e offese anche ai genitori della 20enne. In più, sempre secondo le accuse, l’avrebbe presa a schiaffi il giorno di Natale. Anche per lui divieto di avvicinamento con bracciale Il giudice ha preso atto delle dichiarazioni dei due indagati e nei prossimi giorni deciderà se modificare o meno le misure cautelari.