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CAMPO DI GIOVE- Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. E’ questa l’accusa mossa nei confronti di un giovane domiciliato a Pettorano sul Gizio che è stato denunciato l’altro giorno dai Carabinieri della stazione di Campo di Giove a seguito degli accertamenti investigativi svolti che hanno portato a riscontrare che il soggetto in questione ha violato la sorveglianza attiva. I fatti risalgono a fine agosto quando il giovane avrebbe fatto serata in quel di Cansano, nonostante fosse stato sottoposto al tampone naso-faringeo il giorno prima, per l’accertamento del contagio da Covid-19, finendo automaticamente nell’elenco dei sorvegliati dalla Asl. Il ragazzo, che risultò positivo al virus nei giorni a venire, sarebbe stato così riconosciuto in paese e una volta raccolte le dovute testimonianze è scattata la denuncia per la violazione dell’articolo 650 del codice penale, ovvero l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro. Stando alla ricostruzione dei Carabinieri l’uomo sarebbe entrato in un paio di locali e pub del paese, trascorrendo la serata ed entrando in contatto con alcune persone. A titolo puramente cautelativo qualche locale chiuse per qualche giorno fino all’esito negativo dei tamponi del personale. Con la denuncia all’autorità giudiziaria si apre il procedimento penale a carico del giovane che ha avuto già modo di difendersi tramite un suo familiare nell’immediatezza dei fatti. Stando alla versione del ragazzo sembrerebbe che alla base ci sia stato un disguido o un difetto di comunicazione con le autorità preposte. “Mio figlio aveva già avuto un seriologico negativo e sono stata io a farlo sottoporre al tampone per scrupolo”- raccontò la madre- “nonostante questo ci siamo ritrovati di fronte ad un tale ed eccessivo accanimento. Una volta fatto il tampone nessuno ci ha spiegato o specificato che mio figlio non poteva uscire di casa e che era in sorveglianza attiva altrimenti non si sarebbe mai allontanato”. Una tesi che non è servita ad evitare una denuncia. Se non altro il giovane, contagiato dal Covid, sta bene ed ha affrontato da casa il percorso di negativizzazione e guarigione dal Covid-19.

Andrea D’Aurelio

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