
Dopo anni di attese e mobilitazioni, sono finalmente operativi tutti i progetti di Vita Indipendente in Abruzzo, previsti dalla legge regionale 57/2012. Un risultato importante per 680 persone con disabilità che ora potranno avviare percorsi personalizzati per una vita più autonoma e dignitosa. A dare l’annuncio sono stati Carmine Ranieri, segretario generale della CGIL Abruzzo Molise, e Claudio Ferrante, responsabile dell’Ufficio politiche per la disabilità della CGIL, che però non risparmiano critiche alla gestione delle risorse regionali. «È inaccettabile – denunciano – che mentre si tagliano fondi al sociale, milioni di euro vengano assegnati senza bandi pubblici a progetti spesso futili, tramite la cosiddetta legge mancia. Quei soldi devono tornare a chi ne ha davvero bisogno». Il sindacato ricorda il percorso difficile che ha portato a questo traguardo: proteste, occupazioni simboliche e persino sit-in sotto la neve per far valere i diritti delle persone con disabilità. Una mobilitazione che ha portato, nel 2024, ad aumentare lo stanziamento iniziale da 800mila euro a ben 6 milioni. Il risultato più significativo è però la garanzia di continuità dei progetti fino al 2028, con un finanziamento di 35,5 milioni di euro grazie alla rimodulazione dei fondi europei. «Abbiamo restituito a centinaia di famiglie la possibilità di vivere con maggiore libertà e inclusione – spiegano Ranieri e Ferrante –. Ma non ci fermeremo. Continueremo a lottare perché ogni persona possa vivere secondo le proprie scelte, come riconosce anche la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità».