La situazione relativa ai contratti di appalto della Cooperativa Biblos, che gestisce alcuni servizi per la ASL 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila e per l’Università dell’Aquila, è gravissima. A denunciarlo è Marcello Vivarelli, segretario regionale abruzzese del sindacato Fesica-Confsal, che ha espressamente dichiarato la necessità di un intervento urgente.
“Stiamo parlando di un contesto in cui i diritti dei lavoratori vengono costantemente ignorati, in particolare quelli dei dipendenti precari che, nonostante le ripetute segnalazioni, continuano a subire vessazioni da parte della cooperativa Biblos”, ha affermato Vivarelli in un comunicato. “Se la situazione persiste, saremo costretti a rivolgerci al Giudice del Lavoro per tutelare i diritti dei lavoratori e fare in modo che vengano rispettate le normative”.
Il segretario Fesica-Confsal ha evidenziato come, nonostante gli sforzi della segreteria sindacale per risolvere la questione in modo collaborativo e razionale, la cooperativa Biblos continui a ignorare le problematiche, violando il contratto nazionale di lavoro e creando un ambiente di lavoro precario. Vivarelli ha messo in evidenza anche il possibile configurarsi di una situazione di interposizione di manodopera, un illecito che potrebbe aggravare ulteriormente la gravità della situazione.
“Non è possibile ignorare una realtà del genere”, ha aggiunto Vivarelli. “La cooperativa sta operando in modo del tutto irresponsabile, e c’è anche una totale chiusura da parte dei vertici di Biblos nei confronti di qualsiasi tipo di dialogo. La situazione è stata delegata a un coordinatore che non sembra avere intenzione di risolvere i problemi, nonostante siano ben noti da tempo”.
Per questo motivo, il sindacalista ha annunciato che la segreteria Fesica-Confsal richiederà un incontro urgente con il rettore dell’Università dell’Aquila, professor Edoardo Alesse, e con il direttore generale della ASL, professor Ferdinando Romano, affinché vengano informati in modo preciso della situazione e possano intervenire per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e la regolarità degli appalti.
“Le stazioni appaltanti, in primis l’Università e la ASL, non possono restare inermi di fronte a una situazione che sta creando danni enormi ai dipendenti. Se i capitolati d’appalto non vengono rispettati, questi diventano carta straccia e i lavoratori continuano a pagare il prezzo della negligenza”, ha concluso Vivarelli, ribadendo che se non ci sarà un cambio di rotta, il sindacato sarà costretto ad avviare azioni legali.