
Il segretario regionale accusa i sindacati confederali di silenzio e inerzia sulla questione dei 150 lavoratori delle cooperative sociali in Asl 1. “Si muovono solo in campagna elettorale”.
“Solo ora, a ridosso delle elezioni, Cgil e Uil si accorgono della precarietà che vivono da anni 150 operatori tra amministrativi e tecnici impiegati nelle cooperative sociali all’interno della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Ma dove sono stati finora?” È un attacco frontale quello lanciato da Marcello Vivarelli, segretario regionale di Fesica-Confsal Abruzzo, che accusa i sindacati confederali di “risveglio tardivo” e di “complicità” nel lasciare irrisolta una vertenza che riguarda decine di lavoratori precari. Vivarelli sottolinea come la sua organizzazione abbia denunciato da tempo il rischio legato all’attuazione del concorso pubblico per assistenti amministrativi, che, pur necessario, rischia di “spazzare via anni di sacrifici e lavoro” dei precari delle cooperative, in assenza di tutele o percorsi di stabilizzazione. Ma l’attacco più duro è rivolto alla Cgil provinciale, e in particolare al segretario Anthony Pasqualone, accusato di aver definito “una porcata” la proposta di internalizzazione dei lavoratori. “Una posizione vergognosa – commenta Vivarelli – soprattutto se si considera che in altre regioni, come la Puglia, la Cgil ha sostenuto con responsabilità la stessa strada, ottenendo risultati concreti”. “Dico ai lavoratori: svegliatevi. Basta favole e promesse vuote – incalza il sindacalista – è il momento di alzare la testa e non essere più complici inconsapevoli di un sistema che vi sfrutta e vi silenzia. Io ci ho sempre messo la faccia, e continuerò a farlo, ma non posso essere lasciato solo.” Vivarelli assicura infine che Fesica-Confsal continuerà a seguire da vicino la situazione denunciata anche da Uil e Cgil, ma invita alla mobilitazione reale: “Non basta farsi allarmare. Bisogna reagire con forza.”