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Le monache della Visitazione dovranno lasciare il Monastero di Corfinio. Motivazioni burocratiche ma soprattutto la mancanza di vocazioni alla vita religiosa sono a fondamento della decisione. Decisione definitiva arrivata giovedi scorso, 27 gennaio, dalla Congregazione per gli istituti di Vita consacrata, che ha decretato la chiusura della Fondazione Santa Maria, delle monache del monastero peligno. Nel decreto di chiusura viene ricordato come questa Fondazione, sebbene autorizzata nel 1991, non è stata mai eretta canonicamente, nonostante un decreto del 1997 che concedeva tale facoltà al presule. Ma a questa prima motivazione, una seconda se ne aggiunge. Nel decreto della Congregazione si precisa che nel monastero corfiniese non c’è autonomia di vita, non si intravedono segni di speranza per il futuro, “per l’insufficiente capacità di governo e formativa, la mancanza di candidate da parecchi anni e la mancanza della necessaria vitalità nel vivere e trasmettere il carisma”. Quest’ultima motivazione è frutto della visita apostolica compiuta nel monastero nel giugno scorso. La prima volta che si parlò di chiusura del monastero f nel marzo dell’anno scorso. A nulla sono valsi i tentativi, compiuti anche dal vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, Michele Fusco, di scongiurare la chiusura. La decisione della chiusura del monastero e dell’addio delle monache visitandine giunge proprio alla vigilia della giornata del 2 febbraio, che la Chiesa dedica proprio alla vita consacrata.(a.d’a.)

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