
Cresce la tensione tra le forze dell’ordine in provincia dell’Aquila. La Segreteria Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) ha annunciato l’intenzione di organizzare un sit-in pubblico alla Prefettura del capoluogo abruzzese per denunciare una situazione ormai insostenibile. Il motivo è un piano di potenziamento del personale ritenuto non solo insufficiente, ma addirittura umiliante. Secondo quanto riferito dal SAP, le recenti assegnazioni previste dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza non tengono minimamente conto delle reali esigenze del territorio. “Una provincia già segnata da una grave carenza strutturale di organico,” si legge nella nota, “viene ulteriormente penalizzata da un provvedimento che ignora anni di segnalazioni, richieste e appelli da parte degli operatori di polizia e delle loro rappresentanze sindacali”. Le situazioni più critiche si registrano nei commissariati di Avezzano e Sulmona, dove la mancanza di personale ha raggiunto livelli emergenziali. Uffici sottodimensionati, turni massacranti e ferie sistematicamente negate sono ormai la normalità. “I servizi vengono garantiti solo grazie all’abnegazione del personale, costretto spesso a sacrifici personali per assicurare la continuità operativa,” denuncia il sindacato. A fronte di circa 40 pensionamenti previsti nel solo 2025, alla provincia dell’Aquila sono stati assegnati appena 10 nuovi agenti, di cui 5 neoformati. Una cifra che non solo non colma il vuoto, ma rischia di aggravare ulteriormente la situazione, considerati i lunghi tempi di affiancamento richiesti per il pieno inserimento operativo dei nuovi arrivati. Il SAP sottolinea come questa non sia più un’emergenza momentanea, ma un vero e proprio “sistema” di gestione del personale che continua a penalizzare la provincia. Con l’estate alle porte e il 2026, anno in cui L’Aquila sarà Capitale italiana della cultura, sempre più vicino, il rischio è che l’attuale assetto non sia in grado di garantire nemmeno l’ordinaria amministrazione. Inaccettabile, per il SAP, è anche il continuo prelievo di personale già ridotto all’osso per inviarlo in altre province, lasciando scoperti presidi fondamentali come quelli di L’Aquila, Avezzano e Sulmona.
“Il problema non riguarda solo l’Amministrazione – sottolinea il SAP – ma tocca direttamente la sicurezza dei cittadini, la qualità dei servizi e il benessere psicofisico degli operatori di polizia”. È per questo che, se non verranno fornite immediate e concrete garanzie, il sindacato annuncia l’organizzazione di un sit-in pubblico davanti alla Prefettura. La segreteria provinciale rivolge infine un appello al Questore dell’Aquila e a tutte le autorità competenti affinché si facciano portavoce della reale condizione in cui versa la provincia. “È urgente – concludono – ripristinare condizioni di lavoro dignitose e garantire un livello adeguato di sicurezza per il personale e per l’intera cittadinanza.”