
Era stato classificato come caso sospetto vista la comparsa di lieve sintomi in remissione. Ma non si tratta del virus del West Nile. La conferma è arrivata dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo che ha trasmesso questa mattina alla Asl il risultato del test effettuato su un sulmonese rientrato dal Lazio. Ulteriori accertamenti sono in corso ma al momento la compatibilità con il virus occidentale è stata esclusa dai primi riscontri di laboratorio. In Italia sono sette i decessi dovuti al virus West Nile dall’inizio dell’anno, soprattutto tra Lazio e Campania. Nessun caso accertato in provincia dell’Aquila. La Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila tiene sotto costante controllo la situazione e applica anche una serie di precauzioni, come lo stop o le limitazioni alle donazioni di sangue. I medici predicano calma, ma auspicano misure di prevenzione più stringenti. La corsa ai prodotti anti zanzare nelle farmacie è iniziata, se ne consiglia l’uso insieme a maglie a manica lunga e pantaloni lunghi nelle ore a rischio e di evitare i ristagni d’acqua. “Nella maggior parte dei casi il virus è silente, – spiega il direttore del Siesp, Enrico Giansante – nel senso che in persone sane il decorso è semplice e non ci si accorge di nulla. È più complesso e può portare anche alla morte in persone che hanno situazioni cliniche diverse. Ad ogni modo la cura più efficace è una corretta e continua disinfestazione”.









