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SULMONA – “Dobbiamo fare in modo che si torni alla normalità delle aperture se abbiamo a cuore il destino economico delle imprese del commercio. Le limitazioni orarie per bar e ristoranti, sono una zavorra per chi dalle 18 in poi, può ricorrere solo all’asporto e alle consegne a domicilio. Una scelta questa che non può essere una soluzione”. Ad affermarlo è Angelo Pellegrino della Confesercenti del Centro Abruzzo che chiede al governo di consentire l’apertura serale, ovvero di far lavorare gli operatori del comparto ristorazione e somministrazione anche a cena. Una voce fuori dal coro quella dell’associazione di categoria che pure presa in carico visto il difficile momento. “Basta con le chiusure e le restrizioni orarie – aggiunge Pietro Leonarduzzi della Confesercenti – d’ora in avanti puntiamo a riaprire regolarmente investendo sui controlli per garantire il rispetto del distanziamento sociale”. Secondo l’associazione da parte delle attività c’è il massimo impegno per rispettare e far rispettare le regole di distanziamento e di uso delle mascherine, perché si vuole lavorare in sicurezza, rispettando le regole, perché dal comportamento di ognuno dipende il risultato di mantenere numeri sotto controllo. Ovviamente si chiedono più controlli per verificare il rispetto delle norme. Non sembra andare su questa direzione il governo pronto ad emanare un nuovo dpcm e rivedere i parametri per la classificazione del paese in fasce e colori.

Andrea D’Aurelio

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