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SULMONA. Va bene la zona 30 ma non è chiara la ratio. Lo afferma l’associazione Bicicontriamoci che prende posizione sull’ultima delibera della giunta comunale. “Sicuramente un passo avanti in tema di mobilità, soprattutto come presa di coscienza che troppo spesso la velocità uccide e che per farlo basta anche un 50 all’ora. Per molti questa è una velocità ridicolmente bassa, mentre invece è dimostrato che un impatto a quella velocità può produrre danni anche irreparabili. Sulmona per tanti aspetti città sonnacchiosa, in tema di mobilità si dimostra invece città aggressiva, con auto che sfrecciano lungo le vie, anche quelle del centro storico, incuranti di chi si sposta a piedi o in bici. Perciò ben venga questo provvedimento, ma solo se costituisce un punto di partenza per una città interamente a 30 all’ora. Non capiamo infatti la ratio di stabilire un limite di velocità su viale Togliatti, dove ci sono varie scuole, e non su viale 25 aprile per esempio. E lo stesso vale per via Dalmazia e per le altre vie interessate dal provvedimento. Si crea una situazione alquanto schizofrenica dove in pochi metri si passa da un limite all’altro.  In più facciamo notare che, visto che i limiti interessano solo vie in cui hanno sede edifici scolastici, forse sarebbe il caso di istituire le strade scolastiche, vietando proprio l’accesso ai veicoli, fatta eccezione per i residenti ovviamente. Un discorso a parte merita invece il centro storico dove secondo noi le auto non dovrebbero proprio transitare, neanche a passo d’uomo. Ma questa purtroppo è un’altra storia”- scrive Bicicontriamoci. Un tema che ha scatenato varie reazioni, soprattutto tra residenti e commercianti del centro storico

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