
A Roccaraso la 30ª edizione dei Premi “Benigno e Filomena Suffoletta”: protagonisti eccellenze d’Abruzzo e non solo
È andata in scena a Roccaraso (L’Aquila) la 30ª edizione dei Premi “Benigno e Filomena Suffoletta”, che ha celebrato figure di spicco del mondo imprenditoriale, medico, giornalistico e culturale. A ricevere i prestigiosi riconoscimenti: Marina Cvetic, Donatella Bosco, Federico Vione, Gianluigi Peduzzi ed Enzo Leuzzi, ognuno portatore di storie di successo, coraggio e visione.







Ad aprire la cerimonia è stata Marina Cvetic, alla guida della Masciarelli Tenute Agricole. Premiato dal deputato Nazario Pagano, il suo intervento ha raccontato la storia di un’azienda vitivinicola innovativa, presente in oltre 55 paesi, ereditata dal marito Gianni Masciarelli, pioniere del vino abruzzese. “Anche mio nonno croato faceva vino – ha ricordato Cvetic – oggi siamo una squadra giovane e fuori dagli schemi, produciamo vino, olio, ospitalità e importiamo etichette straniere”.
È poi salita sul palco Donatella Bosco, direttrice dell’UPC Hospice e Cure Palliative della ASL di Pescara, premiata dalla neurologa Annamaria Porrini. “Il diritto a non soffrire è previsto dai LEA – ha detto – e le cure palliative migliorano la vita del paziente e della sua famiglia. Spesso si pensa siano rivolte solo a malati oncologici, ma il 60% dei nostri assistiti non lo è. Abbiamo anche bambini, e lavoriamo a domicilio con il supporto dell’Associazione Buganville, che conta dieci volontari”.
Tra gli uomini premiati, il primo è stato Federico Vione, fondatore del gruppo W., realtà nella somministrazione del lavoro con un miliardo di euro di fatturato. “Sono partito da un contratto interinale e oggi guido un’azienda internazionale. I giovani scappano dall’Italia? Dobbiamo trattenerli con stipendi adeguati e meritocrazia”. A premiarlo, il sindaco di San Valentino Antonio D’Angelo.
Gianluigi Peduzzi, titolare del pastificio Rustichella d’Abruzzo, è stato invece premiato dall’attrice abruzzese Sara D’Amario. Con stabilimenti a Pianella e Moscufo, l’azienda è leader nell’export di pasta di qualità: “Mio nonno fondò tutto nel 1924. Abbiamo creduto nel farro, nel km 0 e oggi siamo in 80 paesi. Gli USA sono il nostro primo mercato. I dazi non ci spaventano; chi cerca qualità, paga il giusto. Ma l’instabilità globale ci impedisce di programmare”.
Ultimo a ricevere il riconoscimento è stato Enzo Leuzzi, giornalista e operatore TV, con 37 anni di Rai alle spalle, premiato dal sindaco di casa. “Ho seguito Pantani nei trionfi e nei momenti bui. Una carriera vissuta spesso sotto l’acqua, sempre in moto, ma senza incidenti grazie al mio fidato pilota. Ho raccontato storie in Palestina, Israele e Inghilterra durante il miracolo Leicester di Ranieri. Ho fatto ciò che amavo”.
La cerimonia si è conclusa con l’“Angolo della Memoria”, dedicato al geniale ingegnere Corradino D’Ascanio, padre della Vespa e dell’elicottero. L’avvocato Francesco De Sanctis, legale della famiglia, ha letto una lettera delle nipoti e rievocato episodi sorprendenti: “Da giovane studiava le ali degli animali e fece volare un cugino con un prototipo. Cadde, e D’Ascanio gli disse: ‘Sei caduto perché hai mollato le ali’”. Sua anche l’invenzione di strumenti per migliorare la vita quotidiana, come un prototipo di forno elettrico, un dispenser di sapone e un armadio asciuga-lenzuola.
Un’edizione intensa, che ha unito passato, futuro, ingegno e umanità. E che ancora una volta ha fatto brillare l’Abruzzo più autentico.