

Il 6 maggio 2025 resterà una data davvero storica per Sulmona, la Valle Peligna e tutti coloro che nel tempo hanno sostenuto questa idea.
È significativo che la data sia concomitante con quella della canonizzazione di Pietro da Morrone come San Pietro Celestino Confessore, avvenuta il 5 maggio del 1313 e che questo sia avvenuto nell’anno del giubileo dei “pellegrini di speranza”
Un ringraziamento più che sentito soprattutto al consigliere regionale Massimo Verrecchia che ha creduto da subito al valore della proposta e l’ha perseguita senza esitazioni.
E grazie naturalmente al Consiglio Regionale tutto che ha ritenuto di approvare all’unanimità il riconoscimento dell’Area celestiniana del Morrone e l’opportunità di normare la sua tutela e la sua valorizzazione dell’intero sito quale patrimonio culturale, storico e spirituale unico in Abruzzo e nel Paese.
L’iniziativa di Verrecchia, che ha avuto il consenso bipartisan dell’intera assemblea, suscita alcune riflessioni.
La prima riguardo all’approccio eticamente coerente rispetto al modo di interpretare il ruolo del consigliere nello svolgimento del proprio mandato, ovvero quello di rappresentate di un intero territorio e non del solo bacino elettorale di provenienza. Verrecchia è, come noto, avezzanese.
La seconda riguardo al valore di simili iniziative legislative che, quando condotte con serietà e trasparenza, interpretano e intercettano davvero interessi collettivi, ottenendo un consenso unanime che va oltre le appartenenze politiche.
Un modo di interpretare il ruolo pubblico in termini di servizio e non solo di potere, che rientra nell’insegnamento di Pietro Celestino e che denota rispetto verso il suo lascito morale.
Per quanto concerne l’Associazione Celestiniana Sulmona si tratta di un fatto di enorme rilevanza.
Le straordinarie implicazioni saranno percepibili a breve grazie alle iniziative ed ai progetti che questa legge renderà non solo possibili ma concretamente realizzabili, a partire dal partenariato col comune di Sulmona per la gestione e la valorizzazione dell’area che ora si rende necessario e urgente.
Tutto ciò non potrà che rafforzare i rapporti tra aquilano, area peligna, marsica e altro-sangro, a vario titolo interessati alla valorizzazione della risorsa rappresentata dall’eredità celestina.
Questo mettendo Sulmona di fatto al centro di un sistema e di una visione di rilancio socio economico.