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“Domani – in occasione dell’inaugurazione della sede aquilana del MAXXI, il Museo d’Arte del XXI secolo ospitato nello splendido, ristrutturato Palazzo Ardinghelli – la RAI omaggia il Maestro Marcello Mariani, aquilano, espressione di una potente visione artistica e pittorica, con un documentario a lui dedicato che andra’ in onda su RAI5 alle 21.15 e sara’ visibile anche su RAI Play. Ai miei concittadini credo e spero sia inutile raccontare la potenza del Maestro”. Cosi’ in una lettera aperta il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci. “Tuttavia – aggiunge – sono particolarmente emozionato all’idea che una delle eccellenze pittoriche e artistiche, che ha visto i natali all’Aquila, abbia la possibilita’ di essere conosciuto da tanti, oltre la dimensione locale e regionale, da un pubblico di ogni eta’, da tutti gli italiani, da una platea internazionale. E’ quello che merita. Ho ritegno a definirlo ‘nostro’: l’arte e’ patrimonio collettivo e universale, sempre. Ma deve essere disponibile, accessibile, conosciuta, divulgata. Per questo, gia’ dagli inizi del mese di maggio ho inviato una comunicazione istituzionale ai colleghi consiglieri regionali aquilani e ovviamente al Sindaco Biondi, invitandoli a discutere insieme e a programmare coralmente quello che secondo me dovrebbe essere il tributo istituzionale che la citta’ Capoluogo deve a Marcello Mariani. In tempi passati, la lungimiranza dell’allora Sindaco Enzo Lombardi aveva dato la possibilita’ a Mariani di avere a disposizione un laboratorio, un’officina d’arte, che, per meriti artistici, gli era stata data in comodato d’uso nella centralissima Via Sassa, all’Aquila. Li’ – ricorda Pietrucci – il Maestro aveva lavorato, trasformando il luogo in uno spazio d’arte per tutte le sue opere e i suoi progetti. Da li’ sono nate le relazioni con amici (solo per citarne alcuni) della caratura di Gianni Berengo Gardin, Fabio Mauri, Vittorio Sgarbi, Piero Angela, Fiorenzo Fiorentini e Carla Fracci, l’e’toile della Scala che proprio oggi ci ha lasciato”. “Da li’, la platea che lo ha conosciuto e amato si e’ allargata ben oltre i confini cittadini, affacciandosi e atterrando – con personalita’ e decisione – sui panorami internazionali. La sua ‘bottega’, purtroppo, a causa del sisma del 2009, non e’ piu’ agibile. Sono fortunatamente state salvate la maggior parte delle sue opere e dei suoi bozzetti, e’ stato possibile, grazie al figlio Daniele, costruire l’Archivio Marcello Mariani. Ma non puo’ bastare. Dunque, nella richiesta rivolta ai colleghi consiglieri regionali aquilani e al Sindaco chiedevo, cosi’ come chiedo oggi alla cittadinanza, di pensare ad un luogo stabile dove allestire le opere del Maestro. Se il Canale culturale della RAI, a conferma della sua importanza nel panorama artistico pittorico nazionale, gli dedica uno sguardo attento e consapevole, penso sia arrivato il momento in cui anche la citta’ dell’Aquila riconosca pubblicamente e ufficialmente il valore e il lavoro di uno dei grandi artisti che e’ riuscita ad esprimere, e ritengo giusta e imprescindibile la richiesta del Presidente dell’Archivio “Mariani”, di collocare le opere del Maestro stabilmente in citta’, in un luogo di pregio, aperto al pubblico, come mostra permanente, che attesti e dimostri al mondo e alla nostra terra, la grandezza del suo talento. Compito della politica e’ anche significare, con atti pratici, la cultura e l’identita’ collettiva che rappresenta; quanto e’ giusto sempre, assume statura maggiore quando ci si trova davanti a un figlio della comunita’ il cui operato e’ riconosciuto universalmente. Vi chiedo pertanto – si legge nella lettera aperta del consigliere – di unirvi a me, per discutere e confrontarci sulla possibilita’ di dedicare in maniera permanente a Marcello Mariani un luogo degno del messaggio artistico che ci ha lasciato in eredita’. Possiamo trovare le forme di dialogo piu’ inclusive per confrontarci con tutte le personalita’ artistiche che nel tempo hanno avuto modo di incrociare le loro vite e le loro strade professionali con Marcello, e con quanti invece ne hanno fatto punto di riferimento per la loro crescita e la loro formazione. Diamo la prova inconfutabile che la citta’ Capoluogo sa tributare il giusto spazio ai propri figli eccellenti, diamo il segno che ancora, come nel tempo e’ gia’ stato ampiamente dimostrato, la nostra e’ una Citta’ officina, laboratorio, fucina di Cultura e di inclusione. E che non ce ne siamo dimenticati”.

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