
Cansano, un secolo di memoria e orgoglio: Il Monumento ai Caduti compie cento anni
In un’Italia che cambia, Cansano sceglie di ricordare. E lo fa con una cerimonia intensa e sentita per il centenario del Monumento ai Caduti, cuore simbolico del borgo abruzzese e testimone silenzioso di un secolo di storia. Eretto nel 1925 grazie al sacrificio e al contributo dei cittadini – in particolare degli emigrati cansanesi in America – l’opera dell’artista sulmonese Giovanni Granata fu pensata per onorare i giovani cansanesi caduti nella Grande Guerra.



Il monumento, una delle creazioni più significative di Granata, si distingue per la forza espressiva del gruppo scultoreo, divenuto nel tempo icona dell’identità locale. A coronamento del restauro simbolico dell’opera, i fregi bronzei originali: trafugati negli anni Cinquanta e creduti persi, sono stati recuperati e restituiti al Comune dai Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale diversi anni fa, e messi nell’archivio comunale. Recentemente l’amministrazione li ha recuperati dall’archivio ed esposti. I fregi portano incisa la firma dell’autore e la celebre ape simbolica, in omaggio all’operosità della comunità cansanese.








Le celebrazioni, curate dal Comitato pro centenario, hanno avuto inizio domenica 22 giugno con il convegno “Cansano ai suoi Caduti: il monumento simbolo di un’epoca”, ospitato presso il Centro di documentazione e visita Ocriticum. Oltre agli interventi storici, il pubblico ha potuto visitare la mostra “I perduti fregi di Giovanni Granata: storia di un’ape operosa”, con documenti d’epoca e fotografie firmate da Giovanni Guadagnoli.
Il 24 giugno, nella cornice di piazza XX Settembre, il borgo ha celebrato il patrono San Giovanni Battista, con la Santa Messa e la processione. Poi, nel pomeriggio, spazio alla cerimonia ufficiale con le autorità civili e militari, e alla solenne deposizione della corona d’alloro. Il sindaco Luca Malvestuto, nel suo intervento, ha sottolineato quanto sia cruciale “riflettere sull’epoca contemporanea, ancora tragicamente segnata dalla piaga della guerra.”
La giornata si è conclusa con la musica dell’Orchestra di Fiati Acmi di Introdacqua e un suggestivo spettacolo pirotecnico, tra applausi e commozione.
Il centenario del Monumento ai Caduti non è stato solo un tributo al passato, ma anche un ponte verso il futuro: un’occasione per riaffermare valori di comunità, memoria e pace in un mondo che ne ha ancora urgente bisogno.