
Celestino V e il legame spirituale tra Sulmona e Verdelais

Nel cuore dell’Abruzzo, l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone e l’Episcopio di Sulmona hanno recentemente accolto una delegazione proveniente da Verdelais, piccola località del sud della Francia, custode di una profonda tradizione celestiniana. Due incontri, avvenuti in contesti diversi ma complementari, hanno rafforzato un ponte ideale tra le terre di Celestino V e il Santuario mariano della “Consolatrix Afflictorum”.
Guidata dalla professoressa Stefania Di Carlo, esperta medievista e studiosa di Celestino V, la delegazione francese era composta dal Reverendo Jves Maurice Zambo, rettore del Santuario di Verdelais, da Corinne Ribauville, rappresentante del Sindaco, e da Séverine Bord, ex conservatrice del locale Museo di Arte Sacra. Questi incontri si sono inseriti nell’ambito delle iniziative legate alla Giostra Cavalleresca Europea della Pace, manifestazione che favorisce il dialogo e la cooperazione tra territori europei attraverso valori di fratellanza e memoria condivisa.

Accolti dal Vescovo di Sulmona-Valva, Mons. Michele Fusco, i rappresentanti francesi hanno vissuto momenti di intensa comunione spirituale. La visita alla storica “stanza dei Vescovi” ha suscitato profonda ammirazione, e lo scambio di doni e pubblicazioni ha suggellato il desiderio di collaborazioni future. Il ricordo della visita di Papa Benedetto XVI per gli 800 anni dalla nascita di San Pietro del Morrone ha dato ulteriore spessore emotivo alla giornata.
Il Rettore Zambo ha invitato Mons. Fusco a visitare la Diocesi di Bordeaux, esprimendo l’intenzione di rafforzare i legami tra Verdelais e Sulmona. Questo spirito di amicizia e cooperazione promette di germogliare in progetti culturali e spirituali duraturi.

Durante la presentazione del Palio della Giostra europea della Pace la delegazione di Verdelais ha fatto omaggio ai presenti di un opuscolo in tre lingue che mostra le connessioni tra i celestini francesi e Sulmona.
Un incontro nel nome di Celestino V che non solo riafferma radici condivise, ma guarda al futuro con slancio e collaborazione, alimentando il messaggio universale di umiltà, pace e spiritualità.










