
Chieti celebra il Giappone: tornano le Giornate Giapponesi nel segno di Valignano
Il 18 e 19 ottobre, Chieti si trasformerà in un crocevia di culture grazie alla seconda edizione delle Giornate Giapponesi: nel segno di Valignano, promossa dall’Associazione Giappone Abruzzo in occasione della visita annuale della delegazione di Minamishimabara. Un fine settimana ricco di appuntamenti dedicati alla tradizione e all’innovazione giapponese, con eventi che spaziano dalla diplomazia culturale all’arte del cibo, fino alle pratiche artistiche più raffinate.
Sabato 18 ottobre, alle ore 11:00, Palazzo de’ Mayo ospiterà un incontro tra gli enti abruzzesi che, lo scorso anno, hanno sottoscritto un Protocollo di Intesa con il Comune di Minamishimabara per avviare progetti condivisi. All’incontro parteciperà anche Kubo Hiroshi, funzionario dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata del Giappone in Italia, a testimonianza del valore diplomatico dell’iniziativa.
Alle 12:30 sarà inaugurata la mostra Washoku: la colorata vita alimentare dei giapponesi, realizzata in collaborazione con l’Istituto di Cultura Giapponese di Roma. Un viaggio visivo e sensoriale nella filosofia alimentare nipponica, riconosciuta patrimonio UNESCO, che sarà visitabile gratuitamente fino a giovedì.
Nel pomeriggio, il Foyer del Teatro Marrucino accoglierà l’Ambasciatore giapponese in Italia, S.E. Suzuki Satoshi, per un evento esclusivo: il Sake Caravan, dedicato alla promozione del celebre fermentato giapponese. La partecipazione è riservata su invito.
Domenica 19 ottobre, spazio alla creatività con due workshop gratuiti: uno dedicato all’arte dell’origami e l’altro alla calligrafia giapponese (shodō), curati rispettivamente da Haruka Seki e Ayami Noritake. I laboratori sono aperti su prenotazione, scrivendo all’indirizzo: giappone.abruzzo@gmail.com.
Le Giornate Giapponesi rappresentano un’occasione preziosa per avvicinarsi alla cultura del Paese del Sol Levante, attraverso esperienze autentiche e dialoghi interculturali. L’invito è rivolto a tutti: cittadini, appassionati, curiosi. Perché la cultura, quando condivisa, diventa ponte.










