
Gregorio Rotolo, un nome che evoca tradizione, passione e dedizione, è stato un simbolo della pastorizia abruzzese e un ambasciatore dei sapori autentici della sua terra. A tre anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 13 marzo 2022, il ricordo di questo straordinario pastore e casaro rimane vivo nei cuori di chi lo ha conosciuto e apprezzato.
Nato e cresciuto a Scanno, Gregorio ha dedicato la sua vita all’arte dell’allevamento e della produzione casearia. La sua azienda, il Bio Agriturismo Valle Scannese, è diventata un punto di riferimento non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per il rispetto della biodiversità e delle tradizioni locali. I suoi formaggi, come il celebre “Gregoriano”, hanno conquistato le tavole di ristoranti prestigiosi e le cucine di appassionati di tutto il mondo.
Gregorio non era solo un pastore, ma un visionario che ha saputo trasformare la sua passione in un’opera d’arte, valorizzando il territorio abruzzese e portandolo oltre i confini regionali. La sua filosofia di vita, basata sull’armonia con la natura e sull’importanza delle radici, continua a ispirare chiunque si avvicini al mondo della pastorizia.
Oggi, nel terzo anniversario della sua morte, la comunità abruzzese e non solo si stringe nel ricordo di un uomo che ha lasciato un’eredità immensa. Gregorio Rotolo non era solo un produttore di formaggi, ma un custode di tradizioni e un esempio di come la passione e l’impegno possano fare la differenza. La sua memoria vive nei pascoli, nei sapori e nei racconti di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo.