
Dal 1° al 9 agosto, torna una delle esperienze culturali più poetiche dell’estate abruzzese: il Festival del Gran Sasso Summer. Un festival che non si limita a proiettare film, ma li accompagna tra i borghi e le cime dell’Appennino, intrecciandoli con la memoria, la natura e le storie di chi quei luoghi li abita davvero. Nato come estensione del L’Aquila Film Festival, questa rassegna diffusa è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento per chi cerca un cinema lento, autentico, capace di ascoltare. Il suo cuore batte tra L’Aquila, Castel del Monte e Campo Imperatore, e ogni tappa è un invito a rallentare, a guardare, a sentire. Il viaggio comincia a Castel del Monte, tra i vicoli del centro storico e il museo diffuso dedicato ai poeti-pastori d’Abruzzo. Al tramonto, il film Fino alle montagne ci trasporta nelle Alpi di Provenza, tra ricerca interiore e paesaggi maestosi. A Campo Imperatore, il 3 agosto, si torna a un episodio cruciale della storia italiana con l’evento sull’“Operazione Quercia”, la liberazione di Mussolini nel 1943. Tra immagini d’epoca, parole e sapori locali, lo storico Francesco Fagnani guiderà il pubblico in un racconto che riannoda la grande Storia alla vita delle comunità. Durante la settimana, il festival anima anche il cortile di Palazzo Cappa Cappelli a L’Aquila, con appuntamenti che uniscono cinema, letteratura e animazione. Torna “Cartoons on the Mountain”, rassegna per ragazzi e adulti che racconta l’ambiente e la montagna con occhi nuovi, e “Al cinema con il CAI”, curato dal critico Antonio Massena, con film che parlano di scalate, esplorazioni e vita tra le vette.



Il 4 agosto, Peppe Millanta presenta il suo libro Il pescatore di stelle, seguito da Una barca in giardino, delicato film sulla memoria e sull’infanzia. Il giorno dopo si torna sui sentieri, alla ricerca dei camosci, in una foto-passeggiata naturalistica che unisce escursione e fotografia.
Il 6 agosto, le immagini raccolte prendono vita in un reportage proiettato prima di Yaya e Lennie, film d’animazione che racconta un futuro rigenerato dalla natura e dalla resistenza. Il 7 agosto, si vola in Patagonia con Pachamama, e si ascolta la storia di due sorelle scalatrici in On the Blunt End.
L’8 agosto è il giorno del ricordo, con la presentazione del libro I Paesi del Silenzio, un viaggio fotografico nei borghi spopolati d’Abruzzo, e la proiezione de La bicicletta di Bartali, storia di sport, amicizia e coraggio ai tempi della Shoah.



A chiudere il festival, il 9 agosto, ancora Castel del Monte e ancora una storia per tutte le età: Yuku e il fiore dell’Himalaya, fiaba musicale sulla forza dell’amore, del coraggio e dell’addio. Il Festival del Gran Sasso non è solo cinema. È un cammino dentro le storie, le montagne e le persone. È un modo gentile di abitare il territorio, di celebrare il silenzio, il pane condiviso, la parola data. Un invito a rallentare, ad ascoltare, a guardare davvero. Il programma completo è disponibile su:
www.laquilafilmfestival.it/festival-del-gran-sasso-summer-2025









