
La Caritas diocesana di Sulmona-Valva ha dato avvio in questi giorni all’iniziativa “𝗜𝗹 𝗳𝗶𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮”, un progetto che nasce in collaborazione con la Casa di Riposo “Mons. Cercone” (adiacente alla sede Caritas diocesana, Casa Zaccheo) con l’intento di offrire uno spazio dove la fragilità possa diventare occasione di rinascita, e dove le relazioni si trasformano in risorsa preziosa.
Ogni lunedì pomeriggio, a partire dalle ore 15:00, la casa di riposo si anima grazie alla presenza di una religiosa e di giovani volontari di Casa Zaccheo, che scelgono di donare il proprio tempo e il proprio cuore. Insieme si intrecciano storie di vita, esperienze, emozioni e gesti concreti, dando vita a laboratori creativi e momenti di animazione pensati per rafforzare i legami sociali e favorire il benessere psicofisico degli anziani in struttura.
Il progetto, in linea con lo spirito del Giubileo che invita a guardare al futuro con fiducia e 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮, si propone di promuovere la valorizzazione delle relazioni interpersonali, aiutare gli anziani a recuperare e rafforzare le proprie risorse attraverso attività manuali e sociali, migliorare le condizioni di partecipazione e di lavoro per tutte le persone coinvolte.
Ferri, uncinetti, macchine da cucire e materiali di recupero come lana e stoffa, serviranno per realizzare 𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗰𝗶𝘁𝗼 𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗶𝗰𝗹𝗼 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼, ma non mancheranno 𝗺𝘂𝘀𝗶𝗰𝗮, 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗵𝗶, 𝗴𝗶𝗻𝗻𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗼𝗹𝗰𝗲 𝗲 𝗯𝗮𝗹𝗹𝗶, per trasformare il pomeriggio in un’occasione di allegria condivisa e di presenza reciproca.
“Il filo della speranza” non è solo un progetto: è un segno concreto di una Chiesa che cammina con i più fragili, che riconosce il valore della memoria e della cura, e che crede nella forza delle relazioni che uniscono le generazioni.