
La moda non è solo passerelle e tendenze: può diventare un linguaggio che racconta il passato e immagina un futuro più giusto. È questo lo spirito che sabato 13 settembre animerà il Bologna Fashion Festival, nella Sala della Cultura di Palazzo Pepoli, dove al centro ci saranno moda sostenibile, bellezza e icone senza tempo. Con Intrecci di Memoria – L’arte di rigenerare, la designer Liliana Spacone porterà in scena non semplici abiti, ma opere d’arte indossabili, veri e propri tableau vivants che intrecciano storie di donne, tradizioni, futuro e innovazione. Donne che, con ago, fili e gesti tramandati, hanno custodito il Costume di Scanno, oggi candidato a diventare patrimonio immateriale UNESCO, trasformandolo in un simbolo di resistenza culturale e di bellezza senza tempo. La reinterpretazione contemporanea di Spacone non cancella quella memoria, ma la rinnova. Le sue creazioni, indossate anche da attrici come Maria Grazia Cucinotta e Ornella Muti, raccontano un’estetica consapevole capace di unire tradizione e innovazione, bellezza e responsabilità. Non più solo moda, ma un messaggio: la bellezza può essere etica e sostenibile, senza perdere forza e poesia. L’evento, promosso da Centergross e diretto da Riccardo Collina, sarà un incontro tra cultura, territorio e creatività. Antropologi, storici e custodi del costume dialogheranno accanto a esperti di psicologia, estetica e retail per dimostrare che la moda può essere strumento di riflessione sociale, oltre che espressione personale. Il Bologna Fashion Festival diventa così una celebrazione di come il passato, custodito con orgoglio dalle donne di un piccolo borgo abruzzese, possa dialogare con il presente e offrire al futuro un modello di bellezza che non consuma, ma rigenera.











