La famosa scultura in calcare locale, rinvenuta nella necropoli dell’antica città di Aufinium, Il Guerriero di Capestrano potrebbe diventare il nuovo simbolo della Regione Abruzzo. La proposta arriva e trova l’accordo di tutti i consiglieri regionali con una votazione unanime che avvia il documento all’esame della prossima seduta del Consiglio regionale. Un’idea che era già partita dalle passate legislature, da Tagliente e Di Pangrazio, ed ora si sta concretizzando con una vera e propria proposta di legge composta da sei articoli ed una relazione storica: “Il più celebre guerriero piceno è il guerriero di Capestrano, rappresentato da una statua (…) un unicum, che costituisce uno dei più importanti e significativi monumenti delle antiche culture italiche e che si collega al rituale della ‘devotio’ secondo cui un guerriero nell’imminenza della battaglia, si offriva agli dei inferi, quale vittima propiziatoria per la vittoria della sua gente e se poi era risparmiato nel combattimento, veniva scolpita una statua che era inumata in sostituzione del designato”. L’Abruzzo è una delle poche regioni a non avere il suo stemma, il suo simbolo distintivo della propria storia. L’attuale gagliardetto è uno scudo sannitico stilizzato con il bianco delle montagne innevate, il verde dei boschi, l’azzurro del mare Adriatico; colori naturalistici che rimarranno invariati a rafforzare le radici con il passato e spetterà anche al guerriero di Capestrano.
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