
Tra grappoli d’uva, fisarmoniche e laboratori scientifici, l’I.I.S. “Serpieri” di Avezzano ha trasformato la “Vendemmia d’Autore” in una giornata di memoria e futuro, di tradizione e ricerca. Un evento che celebra la cultura del vino, ma soprattutto l’idea di una scuola che diventa motore di innovazione e formazione nel settore agroalimentare. “Il Serpieri è custode delle tradizioni ma anche volano per l’innovazione” – ha ricordato il dirigente scolastico Francesco Di Girolamo, aprendo la manifestazione. E in effetti, tra i filari e i banchi di laboratorio, si è respirata l’essenza di un istituto capace di coniugare la sapienza contadina con la tecnologia più avanzata. Coordinata dalla professoressa Antonella Gentile, la giornata ha visto la collaborazione di Marsicaland e la partecipazione del direttore scientifico prof. Ernesto Di Renzo, che nella sua lectio magistralis “Da Dioniso all’Happy Hour: come il vino si è fatto cultura” ha tracciato un affascinante viaggio nella storia simbolica del vino. Presenti anche il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio e il vicesindaco Domenico Di Berardino, che hanno accolto con entusiasmo l’invito dell’Istituto. Ma i protagonisti assoluti sono stati gli studenti, guidati dai docenti Alessandro Marini, Luca Fanelli, Mario Sforza e Massimiliano Reginaldi.



Hanno dato vita a una vendemmia dimostrativa, pigiando l’uva secondo le antiche tradizioni e analizzando i mosti con strumentazioni di ultima generazione. Un incontro perfetto tra cultura materiale e scienza, tra il sapere di ieri e quello di domani. A rendere l’atmosfera ancora più autentica ci hanno pensato la fisarmonica di Giovanni Malvestuto, tecnico informatico della sede di Pratola Peligna, e i costumi d’epoca curati dalla costumista Rosa Noto, che hanno riportato in vita il fascino del mondo rurale. Gli studenti hanno poi recitato poesie dedicate alla vendemmia, sotto la guida delle docenti Alessandra Circi, Annarita Pisotta e Gisella D’Andrea, intrecciando la cultura del vino con quella della parola. Durante l’evento è arrivato anche un annuncio importante: il sindaco Di Pangrazio ha comunicato l’attivazione ad Avezzano del nuovo corso universitario in “BioScienze e Tecnologie Agroalimentari Ambientali” dell’Università di Teramo. Una notizia accolta con entusiasmo, che conferma il Serpieri come punto di riferimento per la formazione e la ricerca agroalimentare in Abruzzo. La giornata è proseguita con la premiazione del Primo Contest “Fiori del Serpieri”, vinto ex aequo dal Comune di Civitella Alfedena e dalla sig.ra Sabrina Sforza, e con una degustazione dei prodotti dell’istituto: pomodori appena raccolti e formaggio “Primo sale” realizzato dagli studenti della sede di Castel di Sangro con la guida del professor Silvano Antonelli. Un momento di raccoglimento ha infine ricordato Manuel Fieramosca, ex studente scomparso prematuramente: un gesto semplice ma intenso, che ha ricordato a tutti il valore profondo della comunità scolastica. Al Serpieri, la vendemmia non è solo tradizione agricola: è un atto di cultura, appartenenza e innovazione, un modo per insegnare ai ragazzi che il futuro nasce anche nei campi, tra la terra e le radici di un territorio che guarda lontano.









