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SULMONA – Riconoscere la Lis ( Lingua italiana dei segni) per l’abbattimento delle barriere della comunicazione e favorire l’inclusione sociale di tutti i cittadini, anche dei sordi, che hanno pari dignità. Questa la prima mossa del nuovo movimento “Italica Identità è Territorio”, nato sulle ceneri di Sovranità. Una proposta già protocollata a Palazzo San Francesco e portata a conoscenza del sindaco Annamaria Casini, del Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio, di assessori e consiglieri comunali. “La Lis è una vera a propria lingua, un insieme strutturato e organizzato di segni, con una grammatica precisa, una sintassi e una morfologia propria, che quindi è assai limitativo ridurla a semplice gestualità“- fanno notare da Italica. Partendo dal presupposto che “i sordi sono persone con pari dignità, pari capacità cognitive e intellettive e che sono parte attiva e partecipe della vita sociale del nostro paese” il movimento chiede al Comune di Sulmona il riconoscimento della Lis, sulla scia di quanto già fatto da diversi comuni del comprensorio. La lingua italiana dei segni è stata riconosciuta dal parlamento europeo nel 1988 come vera e propria lingua dei sordi, metodo comunicativo che utilizza il canale visivo-gestuale anziché quello acustico-verbale. Con tale proposta Italica inaugura le sua attività, puntando sull’abbattimento delle barriere della comunicazione ma anche sul turismo culturale, sportivo e religioso.

Andrea D’Aurelio

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