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SULMONA – E’ stato presentato a Sulmona nell’ Auditorium San Panfilo del Centro Pastorale Diocesano, il nuovo libro di Mario De Santis dal titolo : “La Galleria” edizioni “Book Sprint” , copertina del pittore Umberto Malvestuto.

La manifestazione è stata presentata a cura dell’Associazione culturale “Music & Dance”

Sono intervenuti Carlo Alicandri Ciufelli già assessore alla cultura del Comune di Sulmona, Domenico Taglieri Presidente della Fondazione Carispaq, Ennio Bellucci giornalista. Pasquale Di Giannantonio ha letto alcuni brani, ci sono stati anche intermezzi musicali di Antonello e Pino D’Agostino, ha condotto Ada Di Ianni.

“La galleria” è un romanzo che narra la vita di Massimo, il protagonista, attraverso i suoi ricordi, partendo dalla nonna Rosina, il nonno Gaetano, i suoi genitori, Lara (la prima ragazza), il caro amico Davide, e Monia, l’amore della sua vita.

Tutto viene caratterizzato in modo preciso attraverso descrizioni attente, che delineano ogni personaggio o situazione nei percorsi della sua esistenza. L’immagine della copertina porta il lettore a riflettere, si tratta di una galleria, titolo del libro, e anche simbolo di paura per Massimo, fin dalla sua infanzia. Il lettore potrà attribuire un significato personale a questo simbolo, come la fatica del mestiere di vivere, per nulla semplice, ma oltremodo affascinante. Il focus del testo sta appunto nei ricordi che il protagonista ripercorre tra realtà e immaginazione: la sua vita, infatti, si spezza in due quando accade l’imponderabile. Un testo ben scritto, con un linguaggio lineare e scorrevole, dove i ricordi appaiono fondamentali nella vita e il protagonista ne fa tesoro, mostrandoli al lettore in modo vivo, per non dimenticare mai il passato e, quindi, la stessa vita.

Il lettore attento è indotto a vedere nei momenti della vita di Massimo, scorci della sua propria vita: le difficoltà, le paure , ma anche le gioie, gioie di una compagna e di una figlia.

Il pomeriggio culturale è stato ben organizzato e ben condotto. Tra Ada e Pasquale si è avviato una sorta di duetto in grado di presentare alcuni momenti del romanzo, ma con molta accortezza non hanno portato alla conclusione della vicenda. La conclusione del romanzo deve essere esclusivo appannaggio del lettore. Insomma il libro va letto dal principio alla fine senza sbirciare inutilmente qua e là riducendo quindi la soddisfazione di una lettura completa. Come è stato osservato nelle relazioni.

E’ un romanzo da leggere dall’inizio alla fine perché, come ha osservato Bellucci, ricordare è vivere o rivivere quello che è stato e immaginare e sognare anche quello che avremmo voluto essere e fare, ma che non ci è stato possibile realizzare.

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