
Un evento senza precedenti si prepara a scrivere una pagina significativa nella storia della Polizia Penitenziaria di Sulmona. In questo Anno Santo, gli Agenti della Scuola di Formazione e gli operatori della Casa di Reclusione, solitamente custodi silenziosi delle mura carcerarie, varcheranno le soglie della Basilica Cattedrale di San Panfilo, cuore pulsante della città, per celebrare il loro Santo Patrono, San Basilide. Non solo una festa solenne, ma anche una preziosa occasione per lucrare l’indulgenza plenaria, trasformando la ricorrenza in un momento di forte fede e comunione cittadina.
Il prossimo 30 giugno 2025, infatti, la Polizia Penitenziaria di Sulmona si stringerà in preghiera e festa in onore di San Basilide, Patrono del Corpo. Quest’anno, in occasione del Giubileo 2025, si avrà il privilegio di celebrare la S. Messa non all’interno delle mura della Casa di Reclusione, come consuetudine, ma nella suggestiva Basilica Cattedrale di S. Panfilo a Sulmona (AQ), riconosciuta come Chiesa Giubilare.
Questa scelta, nata proprio dal desiderio espresso da numerosi Agenti e operatori, intende offrire l’opportunità di vivere pienamente la spiritualità del Giubileo. La Cattedrale, simbolo e cuore della vita spirituale della città, diventerà per un giorno il fulcro della celebrazione, permettendo al Corpo della Polizia Penitenziaria di condividere un momento significativo con l’intera comunità sulmonese, consolidando il legame tra le istituzioni e i cittadini.
Il programma della giornata prevede un pomeriggio all’insegna della riflessione e della fede: Ore 17:30: una catechesi sul Giubileo, tenuta da fra Emiliano Antenucci, aprirà il pomeriggio, offrendo spunti di riflessione sul significato profondo dell’Anno Santo. Ore 18:30: seguirà la S. Messa solenne in onore di San Basilide, presieduta da padre Lorenzo Marcucci, Cappellano della Casa di Reclusione di Sulmona.
La celebrazione della Santa Messa in Cattedrale assume un valore speciale in questo Anno Santo. Per tutti coloro che, con le dovute disposizioni spirituali, parteciperanno alla Messa nella Cattedrale di S. Panfilo, vi sarà la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria, un dono spirituale prezioso offerto dalla Chiesa in occasione del Giubileo.
Padre Lorenzo Marcucci, Cappellano della Casa di Reclusione di Sulmona, ha espresso la sua profonda gioia e commozione per questa iniziativa, sottolineando la spontaneità della richiesta proveniente proprio dagli Agenti: “Sono sinceramente contento di questa richiesta che è venuta proprio dagli Agenti. È un segno della loro fede e del desiderio di vivere la spiritualità in modo profondo, integrandosi con la comunità cittadina. Sarà un momento di grande comunione e benedizione per tutti noi.” Le sue parole evidenziano non solo la dimensione spirituale dell’evento, ma anche il forte senso di appartenenza e la volontà di condivisione che anima il Corpo.
L’evento vedrà la partecipazione di Autorità civili, religiose e militari, insieme al Personale del Corpo e dell’Amministrazione penitenziaria sia in Servizio che in Quiescenza. La Santa Messa è aperta a tutti coloro che desiderano condividere questo momento di gioia e fede con gli Agenti e i dirigenti della Scuola di Formazione e della Casa circondariale di Sulmona, in un abbraccio ideale che unisce la professione alla fede e la comunità locale.
San Basilide, Militare romano originario di Alessandria d’Egitto, visse all’epoca delle feroci persecuzioni contro i cristiani sotto l’imperatore Settimio Severo, attorno al 202 d.C. Come narra lo storico Eusebio di Cesarea, Basilide ebbe modo di frequentare la celebre Scuola di Alessandria, dove la sapienza e l’esegesi evangelica del teologo Origene attrassero molti, tra cui questo “semplice soldato”.
Gli insegnamenti di Origene seminarono in lui i primi germi della conversione. In un contesto di violente persecuzioni, Basilide, che in quanto soldato ricopriva anche mansioni di guardia carceraria, ricevette dal preside Aquila l’ordine di condurre al patibolo la giovane vergine Potamiena, rea di aver rifiutato di abiurare la sua fede. Basilide eseguì l’ordine, ma durante il tragitto impedì con coraggio che la folla oltraggiasse la martire. Questo gesto di umanità commosse profondamente Potamiena, che, prossima al martirio, gli promise che, una volta giunta in Paradiso al cospetto di Dio, avrebbe interceduto per lui.
Pochi giorni dopo, la promessa si manifestò in modo sorprendente. Chiamato a giurare di fronte agli idoli civili, Basilide rifiutò inaspettatamente, dichiarandosi improvvisamente cristiano con grande stupore dei suoi commilitoni. Condotto davanti a un giudice per confermare la sua nuova fede, fu gettato in prigione. Ai visitatori in carcere, raccontò che la martire Potamiena gli era apparsa in sogno tre giorni dopo il suo martirio, ponendogli una corona sulla testa e dicendogli di aver pregato per lui, ottenendo da Dio la Grazia della conversione e promettendogli che sarebbe tornata a prenderlo per il suo imminente martirio. Basilide fu battezzato in prigione e il giorno successivo, attorno al 202 d.C., fu decapitato. Il suo corpo è oggi sepolto nella Chiesa di Santa Maria presso San Celso a Milano. La Chiesa Cattolica riconosce nella sua storia, e in particolare nell’intercessione di Potamiena, la saldezza della propria fede nell’intercessione dei santi. San Basilide è commemorato il 30 giugno nel Martirologio Romano, lo stesso giorno della celebrazione del Corpo.
L’appuntamento è dunque per il 30 giugno, un giorno che si preannuncia solenne e denso di significato per Sulmona e per l’intero Corpo della Polizia Penitenziaria.