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SULMONA – Perché nel primo ventennio di questo secolo si stanno verificando più eventi disastrosi, come terremoti ed eruzioni vulcaniche rispetto al secolo passato?
Nel primo ventennio dello scorso secolo si verificò un solo fenomeno vulcanico, mentre in questo ventennio le eruzioni, in diverse parti del mondo, sono state 30, i fenomeni sismici si sono moltiplicati tanto che riesce difficile contarli.
Di questo ha parlato il fisico Domenico Mastrogiuseppe durante una conversazione pubblica tenuta nell’Auditorium dell’Agenzia per la Promozione Culturale di Sulmona dal preoccupante titolo “SCONVOLGIMENTI NATURALI IN ATTO”.
Mastrogiuseppe è ex ricercatore del Parco Scientifico e Tecnologico d’Abruzzo ed ex docente. Il ricercatore sta tenendo una serie di conferenze intese a promuovere l’adesione a “l’APPELLO PER LA TERRA” lanciato da lui stesso qualche tempo fa. Mastrogiuseppe ha già raccolto adesioni alla sua teoria in diverse parti del mondo.
Per rendere agevolmente comprensibili i fenomeni fisici della terra il ricercatore ha mostrato attrezzi di uso comune ed anche un efficace simulatore della rotazione terrestre da lui stesso ideato e costruito.
Dunque quale è la causa dell’incremento dei fenomeni tellurici? Secondo il ricercatore è perché la terra rallenta. Che la terra stia rallentando nel suo movimento di rotazione è fatto accertato ed universalmente condiviso. Si tratta ovviamente di nanosecondi al giorno, ma in un anno si arriva ad alcuni secondi. Nel 1820 il giro di rotazione della terra avveniva esattamente in 24 ore, il ritardo attuale ammonta a circa una quarantina di secondi. Fatto ormai riconosciuto ed annunciato durante Telegiornali scientifici.
Aiutandosi con strumenti di uso comune, come ad esempio un palloncino, ha dimostrato che il rallentamento della rotazione comporta un restringimento della crosta terrestre: “La terra si restringe e dunque sulla crosta terrestre si verificano fenomeni di fagliazione”. Ha spiegato Mastrogiuseppe. Basta infatti prendere un uovo, circondarlo con una fascetta stringitubo e stringere. Il guscio dell’uovo pian piano si cretta e poi si frantuma. Questo, secondo il ricercatore, causerebbe l’incremento di sconvolgimenti naturali in atto in quanto la terra si restringe. I ragionamenti e le dimostrazioni del fisico sono estremamente convincenti, infatti il pubblico ha ascoltato in rigoroso silenzio, ma alla fine ha voluto rivolgere numerose, preoccupate, domande.
Rimane da chiarire un punto, perché la terra rallenta? Anche qui la colpa è dell’uomo e dalla sua incapacità di gestire il pianeta. Con uno strumento rotante a forma di sfera il ricercatore ha potuto dimostrare che se si spostano masse dall’asse di rotazione verso l’esterno, la rotazione della sfera rallenta. Sono tutte leggi di fisica indiscutibili. Il prelievo dalla terra, di carbone, idrocarburi, gas, ed ancora la creazioni di dighe che trattengono milioni di tonnellate di liquido, la costruzione di enormi manufatti, come i grattacieli e l’enorme quantità di gas rilasciati in atmosfera, provocherebbero spostamenti di massa dall’asse di rotazione verso la periferia, da qui il rallentamento della terra.
La domanda che tutti si sono posta, e se l’è posta lo stesso relatore, è questa: come mai la comunità scientifica non si accorge di tutto questo? Perché enti preposti, ben attrezzati con straordinaria strumentazione, non sanno o fingono di non sapere?
Gaetano Trigilio

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