
Il 23 agosto 2025 L’Aquila tornerà a essere cuore pulsante di voci e incontri con la terza edizione del Summit “Il Perdono Nutre il Mondo”, in programma all’Auditorium del Parco Renzo Piano, nell’ambito della 731ª Perdonanza Celestiniana. Un appuntamento che, anno dopo anno, si è affermato come spazio di dialogo e riflessione capace di tradurre in chiave contemporanea il messaggio universale di pace e riconciliazione di Celestino V. Dalla storica proclamazione di Papa Francesco che nel 2022 riconobbe L’Aquila come “Capitale del Perdono”, il Summit è nato per dare concretezza a un titolo che è più di un simbolo: è impegno, testimonianza e visione. Quest’anno il tema scelto, “La Speranza dà coraggio e apre al futuro”, si lega direttamente al Giubileo 2025 e richiama l’urgenza di guardare avanti con fiducia, trasformando ferite e conflitti in possibilità di pace condivisa. Il programma vedrà la partecipazione di voci autorevoli della cultura, della politica, del mondo francescano, della spiritualità, del sociale e della musica: da Mariastella Gelmini a Michelangelo Tagliaferri, da Fra’ Giulio Cesareo a Luciano Gualzetti, fino a Marcello Balestra, Carmina Gallucci, Serena Porciani ed Ernesto Albanello. Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali del sindaco Pierluigi Biondi, del Prefetto dell’Aquila in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, insieme all’assessore regionale alla Cultura Roberto Santangelo, al rettore dell’Università Edoardo Alesse e a Goffredo Palmerini, presidente di L’Aquila Made In. A introdurre gli ospiti il giornalista Angelo De Nicola, mentre la moderazione sarà affidata a Francesca Pompa, presidente di One Group. Un momento atteso sarà la presentazione del Manifesto della Speranza, documento collettivo che vuole tracciare nuove rotte di senso e responsabilità, invitando cittadini e istituzioni a farne propria la visione. Il Summit, promosso da L’Aquila Made In insieme a One Group, con il patrocinio di Regione, Comune e Università, non è solo un convegno: è un luogo di ascolto, ispirazione e partecipazione. È la dimostrazione che la spiritualità può diventare azione concreta, che il perdono può trasformarsi in voce pubblica, in energia viva capace di nutrire il mondo.










