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Si è conclusa oggi la terza edizione di Cantiere Città, il progetto formativo del Ministero della Cultura e della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, dedicato alle città finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026. La tre giorni ha visto protagoniste Alba, Agnone, Gaeta, Latina, Lucera, Maratea, Rimini, Treviso, l’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese e la vincitrice L’Aquila, che hanno partecipato ad oltre 80 ore di formazione mirata.

Il percorso di Cantiere Città si è articolato in 2 masterclass in presenza, 9 sessioni online di approfondimento e 3 workshop specifici per ogni città, con l’obiettivo di perfezionare i progetti proposti nei dossier di candidatura. L’iniziativa ha consentito ai rappresentanti delle città di lavorare fianco a fianco con esperti su temi chiave come la rigenerazione urbana, la sostenibilità culturale e la creazione di partenariati pubblico-privato.

Ci onora profondamente ospitare i rappresentanti delle città finaliste,” ha dichiarato Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila, enfatizzando il ruolo fondamentale della cultura come motore di rinascita. “L’Aquila è l’esempio di come la cultura possa innovare e rilanciare un territorio. La proclamazione a Capitale italiana della Cultura 2026 rappresenta una grande opportunità per l’Abruzzo e per le aree interne dell’Appennino centrale.

L’incontro di quest’anno ha approfondito inoltre le strategie per coinvolgere i giovani nella progettazione culturale cittadina attraverso Cantiere Città Junior Edition, un’iniziativa pilota che mira a stimolare la partecipazione attiva dei giovani. In agenda, anche un laboratorio per progettare servizi digitali nei luoghi della cultura e due workshop su come sviluppare festival culturali e strategie di fundraising.

Mario Turetta, Capo del Dipartimento per le attività culturali del Ministero della Cultura, ha sottolineato che il progetto Capitale Italiana della Cultura va oltre l’assegnazione di un titolo. Cantiere Città, ha detto, “è un passo fondamentale per creare progetti duraturi che abbiano un impatto positivo sui territori e le comunità.”

Secondo Onofrio Cutaia, Commissario della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, Cantiere Città ha dimostrato di essere uno strumento innovativo e di valore strategico, utile per sostenere le città nel mettere la cultura al centro dello sviluppo. “Per il terzo anno siamo al fianco delle amministrazioni per valorizzare idee e progetti culturali e rafforzare le capacità di pianificazione territoriale.

Alla chiusura dell’incontro hanno partecipato anche Francesca Saccone, dirigente del Servizio VI del Ministero della Cultura, e Francesca Neri, responsabile dell’Area Progetti d’innovazione della Fondazione.

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