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CHIETI – A breve approderà in Consiglio regionale la legge per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale. E’ quanto ha annunciato l’assessore regionale Donato Di Matteo nel corso del convegno sulla “Lista di salvaguardia urgente” della convenzione Unesco per il Rito dei Serpari di Cocullo e la rete della devozione a San Domenico Abate. Una norma moderna e garantista che salvaguardia il patrimonio e che introduce elementi di produttività e sviluppo intorno alle tradizioni popolari. “Faremo un passo in avanti per valorizzare la tradizione dell’intero territorio abruzzese, soprattutto quella parte che è stata penalizzata da anni”- sottolinea l’assessore. Il dossier della candidatura del Rito dei Serpari a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco è stato al centro del convegno che ha richiamato politici, operatori culturali, operatori dell’informazione, operatori ed associazioni che organizzano manifestazioni sul territorio, studiosi e studenti del patrimonio culturale “immateriale” d’Abruzzo. Per il sindaco di Cocullo Sandro Chiocchio è iniziato “il percorso che porterà alla coesione territoriale”. A sostegno della candidatura numerosi amministratori locali, fra cui il sindaco di Villalago Fernando Gatta e il consigliere comunale di Sulmona Fabio Pingue. Tocca a Lia Giancristoforo- organizzatrice del convegno- tirare le somme della kermesse. “ Il nostro obiettivo è quello di creare un sistema di comunità lavoro con Cocullo capofila e proteggere le tradizioni popolari che creano socializzazione ed economia sostenibile”- fa notare Giancristoforo. Presente al convegno, fra gli altri, anche il vescovo di Sulmona-Valva Angelo Spina.

Andrea D’Aurelio

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