

Manoppello e il Volto Santo: un convegno internazionale tra storia, arte e fede
Il 2 e 3 maggio, il Santuario del Volto Santo di Manoppello ospiterà un importante convegno internazionale dedicato all’iconografia cristiana e al valore storico e artistico della celebre immagine sacra. L’evento è organizzato dal Gruppo di Ricerca di Arte e Metafisica dell’Università Uken di Cracovia, in collaborazione con il Convento dei Frati Minori Cappuccini di Manoppello, e si propone di approfondire il significato teologico e artistico del Volto Santo.
L’immagine, che ha acquisito notorietà globale dopo la visita di papa Benedetto XVI il 1° settembre 2006, è considerata da molti studiosi identificabile con la Veronica, il sudario menzionato nel Vangelo di Giovanni. Numerose ricerche hanno evidenziato la sovrapponibilità tra il Volto Santo e quello impresso sulla Sindone, alimentando il dibattito sulla sua origine e autenticità.
Accanto al convegno, si svolgerà anche la mostra “Faccia a Faccia”, che esplorerà l’evoluzione iconografica della “vera icona” e il rapporto tra arte e spiritualità. Secondo lo studioso Antonio Bini, questa iniziativa rappresenta un’occasione straordinaria per rafforzare la devozione al Volto Santo, particolarmente diffusa in Polonia, uno dei Paesi con il maggior afflusso di pellegrini al Santuario.
Il programma del convegno includerà contributi di teologi, storici dell’arte e filosofi di fama internazionale, tra cui l’Arcivescovo di Chieti Bruno Forte, il rettore del Santuario padre Antonio Gentili, il provinciale dei Cappuccini Simone Calvarese e studiosi di vari Paesi, tra cui Czesław Gadacz, Monika Gutowska, Łukasz Murzyn, Sebastian Stankiewicz e Rafal Solewski.
Nonostante il crescente prestigio culturale e religioso del Santuario, resta aperta la questione della facciata della Basilica, ancora in attesa di lavori di messa in sicurezza da parte del Fondo per l’Edilizia di Culto (FEC). Questa situazione, sottolinea Bini, priverà i partecipanti della possibilità di ammirare l’edificio in tutta la sua bellezza.
Grazie a questi eventi, Manoppello conferma il suo ruolo centrale nel dialogo tra arte, teologia e storia, con un patrimonio spirituale che continua ad attrarre studiosi e pellegrini da ogni parte del mondo.