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POPOLI. “Mi baci il collo del cuore?”, Ipersegno Editore. Questo il titolo del libro di poesie di Antonella Pallotta, che ha inaugurato la stagione al teatro comunale di Popoli, il programma teatrale “Ur-Fest Il teatro della città”.
Il Festival di teatro e delle arti di scena, diretto da Claudio Di Scanno, è arrivato alla sua terza edizione, proseguirà, in una prima fase, fino al 30 dicembre.
A dirigere il Festival il regista del Drammateatro Claudio Di Scanno il quale fin dalla prima edizione ha tracciato una rotta precisa e di chiara proposta multidisciplinare.
Un’inaugurazione all’insegna della poesia, dunque. L’autrice ha dialogato con Paolo Fiorucci, mentre l’accompagnamento musicale è stato affidato a Carlo Valente.
Antonella è ingegnere e mamma, ancora molto giovane, ama scrivere poesie e la pubblicazione del libro rappresenta la sua prima esperienza in campo letterario.
Il libro, di proporzioni non ponderose, contiene 41 poesie, quasi tutte poesie d’amore rivolte ad un compagno d’amore forse più grande di lei, ma non sappiamo se reale od ipotetico. Alcune poesie sono molto brevi ma ricche di sentimenti e di tratti emotivi.
Quando si parla d’amore i poeti sono coloro che ne sanno esprimere al meglio tutte le sfumature. E non sempre sono necessarie tante parole, lunghi discorsi per esprimere un concetto che può essere molto profondo ed anche, in qualche misura, misterioso.
Infatti esistono diverse poesie brevi che hanno saputo raccontare l’amore e tutto ciò che passa nei nostri cuori quando siamo innamorati, bastano poche e semplici parole.
“Mi hai tolto il mercurio dal cuore e ci hai colato l’oro. Per questo e troppo altro t’amo senza tregua.”
Semplice, ma significativa la copertina che vuole esprimere l’immagine di una donna innamorata. Certamente Antonella scriverà ancora poesie d’amore, appare, sia pure da una lettura sommaria delle sue poesie, inesauribile la sua ansia di esprimere sentimenti, emozioni, gioie, sofferenze.
(Sul servizio televisivo le interviste)
Gaetano Trigilio

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