
Tra i boschi e i sentieri d’Abruzzo si intrecciano parole, storie e versi che raccontano il legame profondo tra uomo e natura. È questo lo spirito che da 28 anni anima il Premio Nazionale di Letteratura Naturalistica Parco Majella, che quest’anno si prepara alla sua grande serata di festa. La macchina organizzativa è già in moto: la Giuria popolare, oltre 90 appassionati lettori, ha ricevuto le cinque opere finaliste per ogni sezione — Narrativa, Saggistica e Poesia — e ha tempo fino al 17 luglio per leggerle e riflettere. Poi, venerdì 18 luglio, gli autori finalisti incontreranno i giurati ad Abbateggio per uno scambio diretto di domande, curiosità e approfondimenti. Sarà quello il momento clou: al termine, i giurati sigilleranno le proprie preferenze in un’urna. Lo spoglio avverrà la mattina del 19 luglio e la sera stessa, dalle ore 20, Abbateggio diventerà un salotto sotto le stelle: la cerimonia di premiazione svelerà i vincitori e assegnerà anche riconoscimenti speciali, decisi dal Presidente Antonio Di Marco insieme al direttore artistico Marco Presutti. Tra i finalisti, nomi importanti come Paolo Di Paolo, Dario Franceschini, Giulio Ferroni e Fabio Pusterla, accanto a giovani autori e voci emergenti. Una festa della parola che è anche una festa di comunità, resa possibile dall’impegno dei coordinatori di sezione — Marianna Cilli (Narrativa), Stefania Catalano (Poesia) e Nella Martino (Saggistica) — e di tutti i lettori che dedicano tempo e passione a un compito speciale: far vincere le storie che parlano alla natura che è dentro e fuori di noi. In un’epoca in cui leggere sembra un lusso, questo Premio ricorda che leggere insieme è ancora un gesto rivoluzionario.