
È la venticinquenne Giorgia Ferri, neolaureata in Ingegneria Civile al Politecnico delle Marche, la vincitrice della dodicesima edizione del Premio Avus 2009, il riconoscimento assegnato annualmente alla miglior tesi di laurea magistrale sui temi della prevenzione sismica. La cerimonia si è tenuta questa mattina nella cornice del Palazzetto dei Nobili dell’Aquila, alla presenza di autorità accademiche, istituzionali e scientifiche. Un appuntamento sentito, carico di memoria e di speranza, che nasce per onorare le vittime universitarie del sisma del 6 aprile 2009, attraverso un’iniziativa che guarda al futuro della ricerca e della sicurezza. Il Premio AVUS, istituito nel 2014 dall’Associazione AVUS “Vittime Universitarie del Sisma 6 Aprile 2009”, con il supporto dell’Università degli Studi dell’Aquila e del Gran Sasso Science Institute (GSSI), intende promuovere la cultura della prevenzione, della resilienza e della gestione del rischio, premiando tesi che affrontano in modo innovativo e multidisciplinare gli impatti sociali, ingegneristici o economici dei disastri naturali. Il lavoro di Giorgia Ferri si è distinto per l’approccio integrato e innovativo. La sua tesi ha analizzato i fattori di rischio nel centro storico di Senigallia, in un contesto che tiene conto sia delle minacce sismiche che di quelle alluvionali. “Gli edifici sono stati caratterizzati rispetto alla vulnerabilità sismica e alluvionale con metodi innovativi – ha spiegato la vincitrice – e attraverso questi dati sono state costruite mappe di pericolosità dell’ambiente costruito. I risultati sono stati poi utilizzati per simulare scenari di evacuazione in condizioni diverse di affollamento, con l’obiettivo di migliorare la gestione delle emergenze e le strategie di mitigazione”. A consegnare il premio – un assegno di 3000 euro, finanziato dall’Università dell’Aquila, dal GSSI e dall’Associazione AVUS – sono stati Sergio Bianchi, presidente dell’Associazione AVUS 2009, la rettrice del GSSI Paola Inverardi e il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse. Durante la cerimonia, particolarmente toccante, sono intervenuti anche Eugenio Coccia, presidente della Commissione Grandi Rischi ed ex rettore del GSSI, e il professor Enrico Miccadei, ordinario di geofisica all’Università di Chieti-Pescara. Presente in rappresentanza del Comune dell’Aquila anche il consigliere comunale Daniele Ferella, delegato dal sindaco Pierluigi Biondi. Il Premio Avus continua a essere non solo un riconoscimento accademico, ma un simbolo di impegno civile, un ponte tra la memoria e la responsabilità, tra il dolore del passato e la costruzione di un futuro più sicuro.