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Si è tenuta, oggi, in videoconferenza, la presentazione della terna di libri della letteratura giornalistica del Premio Nazionale di Cultura “B. Croce” di Pescasseroli. La presentazione ha interessato soltanto le scuole della zona marsicana, frentana, atriana, sulmonese e pescarese.

L’evento on line è stato fortemente voluto dal Dirigente Scolastico del Liceo “B. Croce” e reggente dell’Istituto “G. Galilei” di Avezzano, Prof. Attilio D’Onofrio, e il Sig. Pasquale D’Alberto, promotore del Premio Croce nelle scuole, e la Prof.ssa Alessandra Tarquini, docente di Storia contemporanea dell’Università “La Sapienza” di Roma. A gestire la parte tecnica della performance, si sono prodigati dall’Istituto “Galilei” il Prof. Sandro Tuzzi e la Prof.ssa Maria Bartolomeo.

Il Sig. Pasquale D’Alberto ha affermato che il Premio “Croce” ruota intorno a tre obiettivi specifici: fare conoscere Benedetto Croce, più noto all’estero che in Abruzzo (cui si preferiscono scrittori quali D’Annunzio e Silone); fare del Premio un faro della cultura italiana nel mondo; essere un volano per conoscere meglio l’Abruzzo. Non a caso – ha detto: “Qualche giorno fa,  il ‘Corriere della Sera’ ha pubblicato un articolo sul Premio Croce di Pescasseroli.  Ha tenuto a precisare l’apertura del Premio Croce alle scuole di Candela (Foggia), di Carpi (MO) e di Siena in nome della transumanza e del progetto Hackathon”.

La Prof.ssa Alessandra Tarquini ha concluso la videoconferenza, presentando i tre volumi della letteratura giornalistica.

Nel primo libro, “Le regole del cammino”, Antonio Polito, noto collaboratore del Corriere della Sera, “tratteggia un cammino spirituale e di trasformazione interiore (si vedano le passeggiate dell’autore da Norcia a Montecassino o le escursioni sulle Dolomiti con il figlio). Polito si concentra sul nostro rapporto con la politica, con gli altri, con Dio; si ha a che fare con un libro intimista che mette a nudo delle domande da risolvere; si staglia, insomma, il quesito esistenziale”.

Continuando nella sua esposizione, la Prof.ssa Alessandra Tarquini ha presentato “Neo Italiani” di Beppe Severgnini, una firma importante del Corriere della Sera.  L’ha definito un libro di difficile collocazione (né di storia, geografia o letteratura); “un libro che mira  a sfatare gli stereotipi sugli Italiani («quando tutti si agitano, noi restiamo calmi», «noi riusciamo a trovare nel caos eroi insospettabili».

Le ultime considerazioni hanno interessato, “Italiani e no” di Goffredo Buccini. “Si tratta – ha detto Alessandra Tarquini – di un libro di inchiesta che inizia con la storia degli emigranti italiani in America; poi si concentra sulla migrazione del 1989 degli Albanesi e su quella in corso degli Africani in Italia. «Noi siamo un paese a crescita zero, cosa vogliamo diventare, cosa vogliamo lasciare alle persone che lo abitano e vi lavoravano?». Goffredo Buccini pone il problema dell’accoglienza che non riguarda solo noi e il nostro futuro, ma il mondo”.

Non v’è dubbio che la lettura di questi libri sollecita riflessioni sul mondo odierno.

 

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