banner
banner

SULMONA – La neo associazione “Jamm’ mo’” si è presentata alla città lo scorso sabato nella sala del Gran Caffè Letterario di Sulmona. Un incontro pubblico sul tema: “Dalla protesta alla proposta” L’associazione si definisce di promozione sociale.
Un incontro molto partecipato. Abbiamo potuto constatare che l’associazione annovera tra propri iscritti professionisti ben noti in città e nel territorio: medici, avvocati, docenti, imprenditori ed altri.
Ha aperto i lavori il presidente Giuseppe Massaro il quale ha letto un articolo di un giornalista sulmonese scritto nel 49. Tutti hanno potuto constatare che i problemi di allora sono ancora attuali, che i vizietti dei sulmonesi, come piccole invidie, critiche, disfattismo nei confronti di chi opera, affidarsi a politici di altre realtà, sono più che mai attuali. Quali sono gli scopi dell’associazione ?

“Dalla protesta alla proposta” questo il tema dell’incontro, appare chiaro che l’associazione non vuole ricorrere ai soliti striscioni, agli slogan, cortei per le strade cittadine che poi non hanno portato ad alcun risultato, ma fare proposte concrete e realizzabili che, chi governa a qualsiasi titolo il territorio, non può ignorare. Ne ha parlato Walter Picchiarelli imprenditore.

Antonio Pantaleo ha ricordato i momenti storici di Jamm’ mo’ sottolineando come i giornali dell’epoca parlarono, forse pretestuosamente diciamo noi, di rivolta borghese, ma fu invece una sommossa popolare. I sulmonesi erano stanchi delle continue spoliazioni.
Fra i relatori anche due medici: il dottor Roberto de Santis il quale, aiutandosi con delle slide ha relazionato su ”Un modello di sanità virtuosa: la medicina del territorio e gli ospedali di comunità”

Il dottor Mauro Gabrielli su: “Garantire il diritto alla salute nei territori disagiati a bassa densità di popolazione, dalla medicina territoriale agli ospedali con specifiche funzioni”.
Le conclusioni sono state tratte dalla avvocato Lando Sciuba Presidente della Fondazione per lo Studio dell’Esecuzione Penale e del Diritto Penitenziario. Ha coordinato l’incontro il giornalista RAI, Antonio Ranalli.
Gaetano Trigilio

Lascia un commento