
Sulmona, città d’arte, di cultura e di storia, è il cuore delle montagne d’Abruzzo. Sorge ai piedi della Maiella e del Morrone, ma in vista delle vette del Sirente e del Gran Sasso. Per questo motivo il Panathlon Club di Sulmona ha deciso di celebrare i suoi primi 50 anni di vita insieme alla Sezione di Sulmona del Club Alpino Italiano, che lavora da più di un secolo per promuovere la fruizione corretta delle terre alte attraverso sentieri, rifugi, corsi e iniziative culturali e preparazione adeguata per affrontare con la dovuta sicurezza la montagna.
Sono stati presentati due libri di Stefano Ardito. “Gran Sasso – Il Gigante del Sud e “K2 – La Montagna del Mito”
L’evento, si è tenuto giovedì scorso nel l’Hotel Santacroce Meeting. AL PARTERRE Ovviamente Stefano Ardito giornalista , scrittore, documentarista autore dei due libri, ALESSANDRO Carnevale presidente del Panthlon Club di Sulmona, Maria Pia Lamberti, referente del team cultura della Sezione di Sulmona del CAI. e Nino Restaino, presidente della Sezione CAI di Sulmona. Ha ben condotto la serata Massimiliano Melilli, giornalista di RAI News 24.
Protagonista della serata ovviamente Stefano Ardito, giornalista, scrittore e documentarista specializzato in montagna, natura e sentieri. Altro grande protagonista,,,, la montagna in tutti i suoi aspetti ed ubicazioni con l la straordinaria bellezza di alcuni luoghi ed anche con la sua pericolosità. Partendo dai suoi ultimi libri, “Gran Sasso, il gigante del Sud” e “K2, la montagna del mito” Solferino Editore, Ardito ci ha parlato di esplorazioni e alpinismo, di storia, di tradizioni culturali e di tutela dell’ambiente, di come promuovere uno sviluppo sostenibile in luoghi meravigliosi ma anche fragili.
Partendo dai due ultimi libri di Ardito, sarà possibile mettere a confronto il piccolo ghiacciaio del Calderone con le gigantesche colate glaciali del Karakorum, i pascoli di Campo Imperatore con quelli del cuore dell’Asia. Si parlerà di pace e di guerra (ai piedi del K2 India e Pakistan si combattono da decenni). Si racconteranno personaggi che possono sembrare lontani tra loro come Francesco De Marchi e gli altri esploratori del Gran Sasso, e il Duca degli Abruzzi e gli altri alpinisti che hanno affrontato per primi le vette più elevate e pericolose della Terra.
Nel 1954, quando Achille Compagnoni e Lino Lacedelli hanno compiuto la prima ascensione del K2, abruzzesi e romani hanno portato il sesto grado sul Gran Sasso, e hanno iniziato a spingersi a loro volta verso mete più lontane. Tra le tante storie di epoche più recenti spicca quella di Stefano Zavka, guida alpina umbra protagonista di importanti prime ascensioni sul massiccio abruzzese, che è scomparso tragicamente nel 2008 dopo aver calcato gli 8611 metri del K2.
Stefano Ardito, un romano che è da tempo di casa in Abruzzo, ha dedicato all’Appennino, alle Alpi e alle montagne del mondo articoli e reportage, libri, guide di sentieri e documentari. Dal 2024 è cittadino onorario di Pietracamela, il borgo degli Aquilotti del Gran Sasso. Dal 2025 è Ambasciatore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nel mondo.









