
Un viaggio visivo, ma prima ancora un percorso di coscienza. Dal 5 luglio fino al 31 dicembre 2025, la Chiesa di Santa Maria della Pietà, uno dei luoghi più suggestivi di Rocca Calascio, ospita Rachamim, la mostra fotografica di en nico, pseudonimo di Alberto Di Mauro. Un titolo che già nel suono evoca un respiro profondo: Rachamim in ebraico significa compassione, misericordia, pietà. È lo sguardo che attraversa le immagini scattate in angoli lontani del mondo, riportando in Abruzzo volti, dettagli, paesaggi che raccontano fragilità e speranza. «Nei miei lunghi viaggi – racconta Di Mauro – la macchina fotografica è diventata uno strumento di ascolto. Mi interessa catturare le tracce dell’umanità, le sue ferite, le contraddizioni. Ognuno di questi scatti, pur così diverso per luogo e contesto, riconduce a un unico sentimento: una compassione che turba, ma che può diventare consapevolezza». La mostra nasce in collaborazione con la Parrocchia di Calascio e con il patrocinio del Comune, inserendosi nel più ampio cammino di valorizzazione culturale della Rocca. Un luogo che non smette di incantare per la sua forza scenica, ma che oggi diventa anche ciborio di un messaggio universale, come sottolinea Don Oliviero: «Come la liturgia custodisce il sacrificio che chiede compassione, così queste fotografie raccolgono frammenti di dolore e speranza. Un invito a fermarsi, guardare, lasciarsi toccare da uno sguardo di misericordia che spalanca il cuore». Per il sindaco Baldi, Rachamim è un’occasione preziosa per ribadire la vocazione di Calascio come ponte tra tradizione e sguardo internazionale: «La bellezza dell’Abruzzo non è solo nei paesaggi. È anche nella nostra capacità di accogliere l’arte come spazio di dialogo e crescita».
Chi è en nico?
Nato a Messina, laureato in Lettere e Lingue alla Sapienza di Roma, Alberto Di Mauro ha lavorato per anni per il Ministero degli Esteri, dirigendo Istituti Italiani di Cultura in diverse parti del mondo. Lì ha coltivato la sua passione per la fotografia come gesto di incontro con altre culture. Tra le esperienze più significative, due spedizioni fotografiche per il National Geographic Kazakhstan e il Kazakh Tourism, nel 2018. È membro onorario dell’Accademia di Belle Arti di Mosca e continua a tenere seminari e masterclass in Italia e all’estero.
Con Rachamim, Calascio diventa per sei mesi un luogo in cui arte, silenzio e natura si incontrano. Un’occasione per chi cerca, tra una pietra medievale e un orizzonte infinito, anche uno sguardo nuovo sul mondo e su sé stessi.