
Aumentano anche in provincia dell’Aquila gli studenti che scelgono di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica (IRC). È quanto emerge dai dati diffusi dall’Uaar – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti – relativi all’anno scolastico 2023/2024. In un contesto nazionale in cui il Ministero dell’Istruzione, guidato dal Ministro Giuseppe Valditara, procede con concorsi per l’assunzione di insegnanti di religione selezionati dalle diocesi e propone un approccio “identitario” allo studio della Bibbia fin dalla scuola primaria, si registra parallelamente una crescita costante delle scelte alternative da parte degli studenti. Il dato provinciale si attesta all’11,54% di non avvalentisi, con un incremento dello 0,89% rispetto all’anno scolastico precedente. Lo riferisce il referente Uaar per la provincia dell’Aquila, Fabrizio Facchini, sottolineando come la tendenza locale rispecchia il quadro nazionale. Le differenze tra i diversi ordini di scuola e tipologie di istituto risultano significative. Di seguito i dati suddivisi per grado (con la variazione rispetto all’anno scolastico 2022/23):
- Istituti professionali: 19,39% (+7,84)
- Istituti tecnici: 15,03% (+1,80)
- Scuola dell’infanzia: 12,32% (+0,13)
- Scuola primaria: 12,06% (+1,55)
- Scuola secondaria di primo grado: 10,85% (-0,35)
- Licei: 8,13% (+0,24)
A registrare l’aumento più marcato sono gli istituti professionali, che superano i tecnici e si attestano al primo posto tra le scuole con la più alta percentuale di studenti non avvalentisi, con quasi uno su cinque che opta per l’esonero dall’IRC. Anche a livello territoriale si riscontrano differenze notevoli. Sono 11 i comuni con una percentuale di non avvalentisi superiore al 20%, sette dei quali si trovano nella Marsica. Il picco è stato registrato, ancora una volta, a Gioia dei Marsi, dove si tocca il 55,56%, con un incremento del 5,11%. Da segnalare anche Navelli, che con un balzo di +14,81% raggiunge il 25,93%, entrando nella top 10 provinciale. Seguono 14 comuni con percentuali comprese tra il 10% e il 20%, mentre i restanti 46 si mantengono sotto la soglia del 10%. Tra i centri maggiori, si registra un 15,11% all’Aquila (+4,6), un 12,62% ad Avezzano (+1,74) e un 4,34% a Sulmona (+0,28). Tutti i dati dettagliati sono disponibili sul sito dell’Uaar.