
Sulmona e Costanza: unite nel nome di Ovidio
Firmato l’accordo di cooperazione tra le due città nel segno del poeta latino
Un ponte culturale che attraversa i secoli e il mare: Sulmona e Costanza rafforzano il loro legame nel nome di Publio Ovidio Nasone, poeta dell’esilio e figlio illustre della città abruzzese. In questi giorni, una delegazione sulmonese si è recata in Romania per consolidare un’amicizia che affonda le radici nella storia e nella letteratura.

La delegazione, composta dai consiglieri comunali Simona Fusco e Germano Sgreccia, dalla dirigente dell’Istituto Ovidio Caterina Fantauzzi e dal presidente dell’associazione ECOS Valerio Di Tommaso, ha incontrato le istituzioni culturali e amministrative di Costanza, città che accolse Ovidio nei suoi ultimi anni di vita.
Durante la visita, i rappresentanti sulmonesi hanno dialogato con il sindaco Vergil Chitac, un consigliere comunale, il prorettore dell’Università Ovidio, la vice preside del Liceo Ovidio, il preside della Facoltà di Educazione Fisica e Sport e il direttore del Club Sportivo Municipale. Un confronto ricco e simbolico, culminato nella firma dell’“Accordo di cooperazione Ovidio – Dichiarazione di intenti per la valorizzazione comune delle città di Costanza e Sulmona”.

L’accordo sancisce l’impegno congiunto delle due città a:
- valorizzare le iniziative culturali già esistenti dedicate a Ovidio;
- sviluppare nuovi progetti condivisi, anche attraverso programmi europei di finanziamento;
- promuovere cultura, sport, inclusione sociale e turismo;
- incentivare la mobilità e lo scambio tra studenti e istituti scolastici.
Un’intesa che non solo rinsalda un’amicizia storica, ma apre nuove prospettive di collaborazione, nel segno di un’eredità culturale che unisce due popoli. Il poeta dell’amore e dell’esilio continua a parlare alle generazioni, diventando ponte tra territori, lingue e visioni.

Particolarmente significativo il ruolo del Liceo Classico “Ovidio” di Sulmona, che da anni custodisce e promuove la memoria del poeta. La presenza della dirigente Fantauzzi nella delegazione testimonia l’importanza dell’educazione come veicolo di dialogo e scambio internazionale.

Sulmona e Costanza, oggi più che mai, si scoprono sorelle nel nome di Ovidio. Un nome che continua a generare incontri, progetti e visioni condivise.











